lunedì 31 dicembre 2012
APPARTENERE
Non subordinarsi a niente, né a un uomo né a un amore né a un’idea; avere quell’indipendenza distante che consiste nel diffidare della verità e, ammesso che esista, dell’utilità della sua conoscenza. Appartenere: ecco la banalità. Fede, ideale, donna o professione: ecco la prigione e le catene. Essere è essere libero. No: niente legami, neppure con noi stessi! Liberi da noi stessi e dagli altri."
Fernando Pessoa
mercoledì 19 dicembre 2012
AMICI VERI
Ho amici che non sanno quanto sono miei amici.
Non percepiscono tutto l'amore che sento per loro,
né quanto siano necessari per me.
L'amicizia è un sentimento più nobile dell'amore.
Questo fa sì che il suo oggetto si divida tra altri affetti,
mentre l'amore è imprescindibile dalla gelosia, che non ammette rivalità.
Potrei sopportare, anche se non senza dolore,
la morte di tutti i miei amori
ma impazzirei se morissero tutti i miei amici!
Anche quelli che non capiscono quanto siano miei amici
e quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza...
Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono.
Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire la mia vita.
Ma, proprio perché non li cerco con assiduità,
non posso dir loro quanto io li ami.
Loro non mi crederebbero.
Molti di loro, leggendo adesso questa "cronica"
non sanno di essere inclusi nella sacra lista dei miei amici.
Ma è delizioso che io sappia e senta che li amo,
anche se non lo dichiaro e non li cerco.
E a volte, quando li cerco, noto che loro
non hanno la benché minima nozione di quanto mi siano necessari,
di quanto siano indispensabili al mio equilibrio vitale,
perché loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho costruito,
e sono divenuti i pilastri del mio incanto per la vita.
Se uno di loro morisse io diventerei storto.
Se tutti morissero io crollerei.
E' per questo che, a loro insaputa, io prego per la loro vita.
E mi vergogno perché questa mia preghiera
è in fondo rivolta al mio proprio benessere.
Essa è forse il frutto del mio egoismo.
A volte mi ritrovo a pensare intensamente a qualcuno di loro.
Quando viaggio e sono di fronte a posti meravigliosi,
mi cade una lacrima perché non sono con me a condividere quel piacere...
Se qualcosa mi consuma e mi invecchia
è perché la furibonda ruota della vita non mi permette di avere sempre con me,
mentre parlo, mentre cammino, vivendo, tutti i miei amici,
e soprattutto quelli che solo sospettano o forse
non sapranno mai che sono miei amici.
Un amico non si fa...
si riconosce.
Vinìcius de Moraes
martedì 11 dicembre 2012
LA SAGGEZZA E' OVUNQUE
"Cercate la saggezza nei libri, in manoscritti rari e poemi criptici se volete, ma cercatela anche nelle semplici pietre, nelle fragili erbe e nel verso degli uccelli selvatici. Ascoltate il sussurro del vento ed il ruggito dell’acqua se volete scoprire la magia, perché è lì che sono nascosti gli antichi segreti."
Tratto dal libro “Il praticante solitario” di Scott Cunningham
mercoledì 28 novembre 2012
VIVERE DI SENSAZIONI
Dopo che ieri Napoli è stata collocata al penultimo posto delle città italiane per vivibilità Erri De Luca Scrive:
"Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo. C’è qualità di vita in una città che vive anche di notte, con bar, negozi, locali aperti e frequentati, a differenza di molte città che alle nove di sera sono deserte senza coprifuoco. Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali. Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera. Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto. Considero qualità della vita la geografia che consola a prima vista, e considero qualità della vita l’ironia diffusa che permette di accogliere queste graduatorie con un “Ma faciteme ‘o piacere”.
Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare."
Erri De Luca
sabato 10 novembre 2012
LA SCELTA
Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito. “Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile”. Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: “Queste... sono le tue sofferenze”. Tutta l’acqua del bicchiere si intorbidì e s’insudiciò. Il maestro la buttò via. Il maestro prese un’altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all’uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare. La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente come prima. “Vedi?” spiegò il maestro “ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d’acqua o il mare”. Troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti, troppe menti ristrette e braccia rattrappite. Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio, il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente: “Da qualche parte certamente c’è una soluzione e io la troverò”
martedì 6 novembre 2012
IL VESTITO BELLO
"Il più bel vestito che una donna possa indossare, sono le braccia dell'uomo che ama......ma per tutte le donne che non dovessero avere questo privilegio, ci sono io". YSL
sabato 20 ottobre 2012
BISOGNA IMPARARE
"Ho imparato a essere felice là dove sono. Ho imparato che ogni momento di ogni singolo giorno racchiude tutta la gioia, tutta la pace, tutti i fili di quella trama che chiamiamo vita. Il significato è riposto in ogni istante. Non c’è un altro modo per trovarlo. Percepiamo solo e soltanto ciò che permettiamo a noi stessi di percepire, tutti i giorni, un istante dopo l’altro."
(Hermann Hesse)
giovedì 18 ottobre 2012
LA BALLATA DEI TREDICI CASALI
'Ncoppa Bunea 'nce sta 'na Madunnella,
ca spanne grazie 'ncopp'a tutte quante:
a San Francisco stanno 'e Cunfessure;
'Mmiezo Vico 'nce stanno 'e putecare,
a 'mpont'a via 'nce stanno e janarune.
A Muntichiaro l'aria è fina e bella;
'mmiezo Siano stanno 'e figliulelle
ca vonno truvà 'nu 'nnammurato.
A Fornacelle stanno principe e barune,
'nce sta nennillo mio ch'è capurale.
A Papognano 'na fresca frescura,
'nce vanno e giuvinotte a festeggiare.
'Ncopp'a l'Arola so' fatecature
e fanno ogne frutto pe' nu rano.
A Priazzano fanno uoglio e nuce;
a Tecciano 'nce stanno e spasellere,
e venneno 'o mercato de la Chiano.
A Massaquano fanno e pruvulune,
so' buone cu' lu vino de lu Scrajo.
'Ncopp'a li Quonte so' tutte craparune:
vinneno 'e recottelle a'cquatt'a grano.
A Mojano 'nce stanno 'e fronne belle
vanno a Faito a far'e sarcenelle.
Gaetano AMALFI
LA FORMICA LABORIOSA
C'era una volta una formica
Tutti i giorni, molto presto, arrivava in ufficio la Formica produttiva e felice.
Là trascorreva i suoi giorni, lavorando e canticchiando una vecchia canzone d'amore.
Era produttiva e felice ma, ahimè, non era supervisionata.
Il Calabrone, gestore generale, considerò la cosa impossibile e creò il posto di supervisore, per il quale assunsero uno Scarafaggio con molta esperienza.
La prima preoccupazione dello Scarafaggio fu standardizzare l'ora di entrata e di uscita e preparò pure dei bellissimi report.
Ben presto fu necessaria una segretaria per aiutare a preparare i report, e quindi assunsero una Ragnetta, che organizzò gli archivi e si occupò del telefono.
E intanto la formica produttiva e felice lavorava e lavorava.
Il Calabrone, gestore generale, era incantato dai report dello Scarafaggio supervisore, e così finì col chiedere anche quadri comparativi e grafici, indicatori di gestione ed analisi delle tendenze.
Fu quindi necessario assumere una Mosca aiutante del supervisore e fu necessario un nuovo computer con stampante a colori.
Ben presto la Formica produttiva e felice smise di canticchiare le sue melodie e cominciò a lamentarsi di tutto il movimento di carte che c'era da fare.
Il Calabrone, gestore generale, pertanto, concluse che era il momento di adottare delle misure: crearono la posizione di gestore dell'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
L'incarico fu dato ad una Cicala, che mise la moquette nel suo ufficio e fece comprare una poltrona speciale. Il nuovo gestore di area - chiaro ebbe bisogno di un nuovo computer e quando si ha più di un computer è necessaria una Intranet.
Il nuovo gestore ben presto ebbe bisogno di un assistente (Remora, già suo aiutante nell' impresa precedente), che l'aiutasse a preparare il piano strategico e il budget per l'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
La Formica non canticchiava più ed ogni giorno si faceva più irascibile. "Dovremo commissionare uno studio sull'ambiente lavorativo, un giorno di questi", disse la Cicala.
Ma un giorno il gestore generale, al rivedere le cifre, si rese conto che l'unità, nella quale lavorava la Formica produttiva e felice, non rendeva più tanto.
E così contattò il Gufo, prestigioso consulente, perché facesse una diagnosi della situazione.
Il Gufo rimase tre mesi negli uffici ed emise un cervellotico report di vari volumi e di vari milioni di euro, che concludeva: "C'è troppa gente in questo ufficio." E così il gestore generale seguì il consiglio del consulente e licenziò la Formica incazzata, che prima era produttiva e felice.
Morale:
Non ti venga mai in mente di essere una Formica produttiva e felice. È preferibile essere inutile e incompetente. Gli incompetenti non hanno bisogno di supervisori, tutti lo sanno.
Se, nonostante tutto, sei produttivo, non dimostrare mai che sei felice. Non te lo perdoneranno.
Inventati ogni tanto qualche disgrazia, cosa che genera compassione.
Però, se nonostante tutto, ti impegni ad essere una Formica produttiva e felice, mettiti in proprio, almeno non vivranno sulle tue spalle calabroni, scarafaggi, ragnetti, mosche, cicale, remore e gufi.
lunedì 15 ottobre 2012
OSIAMO
è veramente bello battersi con persuasione, abbracciare con passione, perdere con classe e vincere osando...
perchè il mondo appartiene a chi osa!
La vita è troppo bella per essere insignificante!!!
(Charles Chaplin)
martedì 9 ottobre 2012
mercoledì 26 settembre 2012
CRITICHIAMO LA CRISI
Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. FINIAMOLA UNA VOLTA PER TUTTE CON L'UNICA CRISI PERICOLOSA, CHE E' LA TRAGEDIA DI NON VOLER LOTTARE PER SUPERARLA.
Albert Einstein
martedì 18 settembre 2012
HO CAPITO...
Ho capito che non si cambia veramente mai, non c’è modo di cambiare, come si è da piccoli si è tutta la vita, non è per cambiare che si ricomincia da capo.
Si ricomincia da capo per cambiare tavolo, disse.
Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco…
Alessandro Baricco
mercoledì 12 settembre 2012
ME LA CAVERO'
me la caverò
proprio come ho sempre fatto
con le gambe ammortizzando il botto
poi mi rialzerò
ammaccato non distrutto
...
lunedì 10 settembre 2012
OCCHI APERTI
Non è permesso chiudere gli occhi. Tanto, non serve a migliorare nulla. Non è che chiudendo gli occhi si spenga qualcosa. Anzi, se lo fai, quando li riaprirai nel frattempo le cose saranno decisamente peggiorate. Questo è il mondo in cui viviamo, Nakata. Devi tenere gli occhi bene aperti. Chiudere gli occhi è da rammolliti. Evitare di guardare in faccia la realtà è da codardi. Mentre tu tieni gli occhi chiusi e ti tappi le orecchie, il tempo avanza. "
Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia
mercoledì 29 agosto 2012
Da leggere il mattino e la sera
Quello che amo
mi ha detto
che ha bisogno di me
Per questo
ho cura di me stessa
guardo dove cammino e
temo che ogni goccia di pioggia
mi possa uccidere
Bertolt Brecht
venerdì 3 agosto 2012
ESAMINANDO LE PICCOLE COSE
Cerchiamo le meraviglie sempre lontano: in paesi remoti, in luoghi sconosciuti. Quanto è vicino a noi ci appare sempre banale, ovvio, perfino deludente e un poco irritante.
E, invece, c’è di che stupirsi anche guardando dalla finestra. O perfino dentro casa.
Pure le persone - quelle che accostiamo ogni giorno - ci si rivelano scialbe, insignificanti, perfino urtanti.
E, invece, a saperle guardare con attenzione, nascondono drammi, sofferenze, lembi di poesia. Possiamo vivere accanto a uomini e donne la cui esistenza non si sorregge senza la fede, e non accorgerci di nulla: nemmeno sospettare.
E per il Signore?
Lo vorremmo sempre vedere nelle grandi opere, nei fenomeni strabilianti, nelle vicende maestose e magari un poco eccentriche.
E invece egli si è rivelato in un uomo come noi. Straordinarissimo, poiché era il Verbo di Dio, ma come noi, fuorché nel peccato.
E ci è prossimo nella selva di segni che ci sta attorno, nella sua parola, nei suoi sacramenti, nelle persone più comuni, e sicuramente in quelle più povere.
L’importante è saper intuire il mistero dentro il più ovvio quotidiano.
Ci sta cercando. Ci sta sollecitando a rispondere.
Occorrono semplicemente gli occhi della fede.
Buon fine settimana ...Forza e Coraggio!
giovedì 2 agosto 2012
CAMMINA CAMMINA
Chi cammina è un sognatore.
Va oltre l’apparenza delle cose.
Nella semplicità dei passi è l’essenza del vivere.
Che è andare avanti oltre l’ignoto.
Guido Ulula alla Luna
martedì 31 luglio 2012
IL VERO INVESTIMENTO
"Siamo ciò che abbiamo imparato. E ciò che abbiamo imparato è ciò che gli altri vedono, sentono, capiscono, di noi. In questo senso la conoscenza, la cultura, rappresentano sempre e comunque un investimento per il futuro dell’umanità. L’unico vero investimento da fare per i nostri figli". oscar buonamano
LA SALVEZZA
"Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai", Alessandro Baricco in Oceano mare
martedì 24 luglio 2012
LA FELICITA'
... sono andato a cercare in un grosso vocabolario la parola FELICITA' ed ho trovato che significa "essere pienamente contenti, per sempre o per un lungo tempo". Ma come si fa ad essere "pienamente contenti", con tutte le cose brutte che ci sono al mondo, e con tutti gli errori che facciamo anche noi, ogni giorno dell'anno? Ho chiuso il vocabolario e l'ho rimesso in libreria, con molto rispetto perché è un vecchio libro e costa caro, ma ben deciso a non dargli retta. La felicità dev'essere per forza qualche altra cosa, una cosa che non ci costringa ad essere sempre allegri e soddisfatti (e un po' stupidi) come una gallina che si è riempita il gozzo. Forse la felicità sta nel fare le cose che possono arricchire la vita di tutti gli uomini; nell'essere in armonia con coloro che vogliono e fanno le cose giuste e necessarie. E allora la felicità non è semplice e facile come una canzonetta: è una lotta. Non la si impara dai libri, ma dalla vita, e non tutti vi riescono: quelli che non si stancano mai di cercare e di lottare e di fare, vi riescono, e credo che possano essere felici per tutta la vita. (G. Rodari)
venerdì 13 luglio 2012
giovedì 12 luglio 2012
giovedì 5 luglio 2012
QUANDO
"Quando hai capito di amarla davvero?"
"Ti dirò:non è stato dopo il nostro primo incontro,o dopo il primo ballo;neppure dopo averle messo la fede al dito.
Ho capito di amarla quando una sera,sull'uscio della porta,pronto per la solita battuta di caccia con gli amici,sono tornato indietro e ho preferito restare a casa per guardarla dormire..."
martedì 3 luglio 2012
GIORNI PERDUTI
e l'arabo disse: Guai a quel cuore in cui non e' ardor di passione, che non e' pazzo per l'amore d'una bella persona. Un giorno che tu abbia trascorso senza amore, non v'e' per te altro giorno piu' perduto di quello. (Omar Khayyam)
giovedì 28 giugno 2012
ESSERE NORMALE
Cercare la felicità, e io l’ho fatto, e lo faccio tuttora, non equivale affatto a essere felici, una condizione che io trovo effimera, dipendente dalle circostanze e un po’ ottusa.
Se il sole splende, goditelo, sì, sì, sì. I giorni felici sono una benedizione, ma i giorni felici passano, devono passare, perché il tempo passa.
La ricerca della felicità è più elusiva: dura tutta una vita e non è vincolata a uno scopo.
Quello che cerchi è il significato: una vita che abbia un significato. C’è l’hap, il fato, la giocata che è tua e non è prefissata, ma cambiare il corso del fiume, o dare nuove carte, qualunque sia la metafora che preferisci usare, richiederà un sacco di energie.
Ci saranno volte in cui andrà così male che sopravviverai a malapena e volte in cui capirai che sopravvivere a malapena secondo i tuoi parametri è meglio che vivere una pomposa vita a metà secondo i parametri degli altri.
La ricerca non è tutto o niente: è tutto E niente…
Perché essere felice quando puoi essere normale?,
Jeanette Winterson
mercoledì 27 giugno 2012
S. PASCALE BAYLONNE
S. Pascale Baylonne/ Protettore delle donne/ mannammello nu marito/ bello, tuosto e sapurito!/ Mannammello tale e quale/ comm''a tte, mio S. Pasquale! (come si evince anche dalle immaginette, S. Pasquale era proprio nu bello guaglione!)
giovedì 21 giugno 2012
UN BEL TEMA
«La mente umana è stata creata per risolvere problemi, per superare difficoltà, situazioni impreviste,
pericoli. Per migliorare la nostra vita e quella di coloro che amiamo. Un problema è, per sua natura,
qualcosa che appare improvvisamente. Ci si presenta davanti quando non lo aspettiamo, ci coglie di
sorpresa e poi si installa al centro della nostra vita, e non lascia più la presa. Allora dobbiamo concentrare
tutte le nostre risorse intellettuali ed emotive, resistere alla tentazione di abbandonare la partita, combattere
contro noi stessi e contro l’ostacolo finché non avremo vinto. Solo con la soluzione del problema, tutta
l’energia accumulata si scarica, e possiamo proseguire oltre nel nostro cammino. […] Per questi motivi
bisogna che i ragazzi imparino presto ad affrontare gli ostacoli. È sbagliato ridurre troppo i programmi,
proteggerli dalle difficoltà, rendere leggera la scuola. Quando i professori non pongono loro problemi
stimolanti, quando non li costringono ad essere creativi, quando non impegnano la loro intelligenza e il
loro cuore, i ragazzi si indeboliscono. E pensano solo alle canzoni, alle vacanze o si perdono in chiacchiere
con i coetanei. Oppure finiscono per cercare un eccitamento qualsiasi nel ritmo ossessivo di una discoteca.
Oppure scaricano le loro potenzialità in eccesso nel movimento frenetico, in folli corse in motorino o in
automobile, o in azioni teppistiche. Quando non c’è meta, futuro, speranza, ci incattiviamo sul presente.»
Francesco ALBERONI, La Speranza, Superbur Saggi, Milano 2002
Una delle tracce proposte oggi alla seconda prova di esame di maturità al liceo pedagogico
mercoledì 20 giugno 2012
IL FABBRICANTE DI MATITE
Ci sono cinque cose che devi sapere prima che io ti mandi nel mondo, ricordale sempre e diventerai una buona matita:
1. Potrai fare cose grandi, ma solo se ti lascerai portare per mano
2. Di tanto in tanto dovrai sopportare una dolorosa "temperata", ma è necessario se vuoi diventare una matita migliore
3. Avrai l'abilità di correggere qualsiasi errore tu possa fare
4. La parte più importante di te sarà sempre il tuo interno
5. A prescindere dalle condizioni, lascia sempre un segno chiaro e leggibile, per quanto difficile sia la situazione.
LE PAROLE
giovedì 14 giugno 2012
PAURA COSCIENTE
Si ha paura di migliaia di cose, del dolore, dei giudizi, del proprio cuore; si ha paura del sonno, del risveglio, paura della solitudine, del freddo, della follia, della morte. Specialmente di quest'ultima, della morte. Ma sono tutte maschere, travestimenti.
In realtà c'è una sola paura: quella di lasciarsi cadere, di fare quel passo verso l'ignoto lontano da ogni certezza possibile. C'è una sola arte, una sola dottrina, un solo mistero: lasciarsi cadere, non opporsi recalcitrando alla volontà dell'Esistenza. Allora si è liberi. (Herman Hesse)
mercoledì 13 giugno 2012
INCROCI IMPROVVISI
venerdì 8 giugno 2012
mercoledì 23 maggio 2012
martedì 22 maggio 2012
PER AMORE
Per amor farò tutto
Lo avverto, la sera,
seduti quasi in penombra
a guardar la TV
che rimbomba.
Ogni tanto la mano mi prendi:
la carezzi;
ed io guardo lontano.
Se rinasco
lotterò per amore,
non m'importa del bello
o del brutto:
per avere il mio amore
farò certo di tutto.
Salvatore Armando Santoro
TRIBOLAZIONI
Ti sentirai in stato di grazia e sarai sorridente e gentile con tutti....diranno che sei ammiccante;sarai affettuosa.....diranno che sei seduttiva;sarai allora dura....diranno che sei poco misericordiosa;ti vestirai con cura.....diranno che induci in tentazione;allora sarai casual....diranno che sei giovanilista;sarai stufa e ti ribellerai....diranno che sei arrogante e prepotente.........capirai allora che si sta realizzando per te la Parola"avrete tribolazioni nel mondo,ma io ho vinto il mondo" e sentirai la Sua pace in te...
giovedì 17 maggio 2012
Girotondo per la città
Ho preso tutti i bambini per mano,
andiamo di corsa per la città.
Alto più alto, nano più nano,
evviva evviva la libertà!
lo sono pazzo di tutti i colori,
il rosso è forte come un cazzotto,
il verde sprilla bibite di fiori,
il bianco ha sacchi di neve e brina,
ride il pagliaccio che s'infarina.
Ho preso tutti i bambini per mano,
ho preso tutti i colori e i pennelli.
Ho preso tutte le nuvole a mano,
tutti i rumori, gli strilli, il baccano.
Alfonso Gatto
mercoledì 16 maggio 2012
LEZIONE DEL GIORNO
""ΓΝΩΘΙ ΣΕΑΥΤΟΝ", (Conosci te stesso).
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei"
L'Oracolo di Delfi
SORRIDIAMO
"Dovremmo imparare a sorridere ogni mattina. Alzarci dal letto, pensando che quel giorno può essere un giorno perfetto. Non importa se piove.. non importa se non ti va.. non importano i se e i perchè.. L'importante è che provi a sorridere, anche quando ti sembra inutile."
mercoledì 9 maggio 2012
martedì 8 maggio 2012
lunedì 7 maggio 2012
IL VERO VIAGGIO
Quanto ci toglie la scelta di una vita in perenne differita!
Attendere un esame o un'esibizione, una promozione, una qualsiasi "soddisfazione" e catapultare ogni piacevolezza in un dopo che troppo spesso non arriva mai, cancellato da nuovi obiettivi da raggiungere.
Ho commesso per anni questo errore, impegnandomi a rincorrere un traguardo dopo l'altro senza capire che dovevo rallentare e ricercare il piacere del viaggio, giorno per giorno; ho avuto troppo spesso la prova che qualsiasi "gratificazione da risultato" svanisce in un istante se non è sostenuta da un percorso all'altezza del proprio ideale modo di vivere.
Così, la mia personale conclusione è che una vita di "soddisfazioni" non è una vita di emozioni... e se le seconde sono continuamente macchiate dallo stress, dalla tensione, dall'ansia da risultato, a poco valgono le prime, per quanto prestigiose esse siano.
Mariano Oliva
sabato 5 maggio 2012
venerdì 4 maggio 2012
NELL'ESSENZA DELLA VITA
..Tutti possiamo sfiorare la Felicità, credetemi è più vicina di quanto pensiamo a volte basta allungare la mano per sentirne forte il calore... Più difficile è invitarla a seguirci lungo i " lungomari del mondo"...Perchè la FELICITA' per lasciarsi abbracciare ha bisogno di trovare nei nostri sguardi l' essenza di chi è innamorato della Vita...Quell' essenza che la fa sentire amata e desiderata ...Quell' essenza capace di farla ballare fino a perdersi nella nostra anima..
LA META FINALE
Quanto lontano riuscirai ad arrivare nella vita
dipende da come hai saputo trattare con delicatezza i piccoli,con comprensione gli anziani, con partecipazione i sofferenti,con pazienza i deboli.
Perché un giorno tu sarai stato un po' di tutto ciò.
(G. W. Carver)
venerdì 27 aprile 2012
RISALIAMO...
L’asino e il contadino
Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscire. Il povero animale continuò a ragliare sonoramente per ore. Il contadino era straziato dai lamenti dell'asino, voleva salvarlo e cercò in tutti i modi di tirarlo fuori ma dopo inutili tentativi, si rassegnò e prese una decisione crudele. Poiché l'asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla e poiché il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del villaggio per ricoprire di terra il pozzo. Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo capì le intenzioni degli esseri umani e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Passò del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra. Finalmente il contadino guardò nel pozzo e rimase sorpreso per quello che vide, L'asino si scrollava dalla groppa ogni palata di terra che gli buttavano addosso, e ci saliva sopra. Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva sempre di più e si avvicinava al bordo del pozzo. Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino l'asino riuscì ad uscire dal pozzo con un balzo e cominciò a trottare felice.
Quando la vita ci affonda in pozzi neri e profondi, il segreto per uscire più forti dal pozzo é scuoterci la terra di dosso e fare un passo verso l'alto. Ognuno dei nostri problemi si trasformerà in un gradino che ci condurrà verso l’uscita. Anche nei momenti più duri e tristi possiamo risollevarci lasciando alle nostre spalle i problemi più grandi, anche se nessuno ci da una mano per aiutarci
giovedì 26 aprile 2012
LA GUERRA E' GUERRA
"Nelle circostanze più difficili non preoccuparti! Guarda a cio’ che stai passando come una sfida più che come un ostacolo, come un’opportunità per accrescere la tua forza e la tua pazienza. Perchè le persone migliori sono quelle che nonostante ...la lotta o la sconfitta non si fanno cambiare in peggio.
Mantieni la fiducia in te stesso e renditi conto che puoi cambiare il tuo atteggiamento, il modo di vedere le cose, anche se non è possibile cambiare le circostanze.
Guardare da vicino i tuoi problemi. Non lasciarti sconfiggere da essi. Fai amicizia con loro e impara. Percepisci il potere che hanno su di te e controllalo. Consenti loro di insegnarti quello che hai bisogno di sapere e poi vai avanti… non aver paura.
Perchè ciò che non ti distrugge ti fortifica."
giovedì 19 aprile 2012
UN APPUNTO DI ESPERIENZA
...ho letto quanto hai scritto sotto, un piccolo essenziale sunto della tua vita che non conoscevo: ho sempre ritenuto essensiale che l'uomo debba ripartire dal basso e ripartire sempre, senza rimpianti, senza ma e senza se ma consapevole di quello che vorra fare compresi nuovi errori e nuove esperienze!
ancora auguri di una buona vita
Nino CASOLA
martedì 17 aprile 2012
PRESO DAL PRESENTE
Quando sei preso da senso di colpa, metti a fuoco un evento passato, ti senti abbattuto o irritato per qualcosa che hai detto
o fatto e, assorbito dallo stato d’animo suscitato da quel tuo comportamento, vai consumando il presente. Quando sei preoccupato e inquieto, passi il tuo tempo, che è prezioso, a lasciarti ossessionare da un evento futuro.
Che tu guardi indietro o avanti, il risultato è il medesimo:
butti via il presente.
☺
Wayne W. Dyer, da “Le vostre zone erronee” (F.ETna)
sabato 14 aprile 2012
SENZA ALTERNATIVE
Iscriviti a:
Post (Atom)