giovedì 28 giugno 2012
ESSERE NORMALE
Cercare la felicità, e io l’ho fatto, e lo faccio tuttora, non equivale affatto a essere felici, una condizione che io trovo effimera, dipendente dalle circostanze e un po’ ottusa.
Se il sole splende, goditelo, sì, sì, sì. I giorni felici sono una benedizione, ma i giorni felici passano, devono passare, perché il tempo passa.
La ricerca della felicità è più elusiva: dura tutta una vita e non è vincolata a uno scopo.
Quello che cerchi è il significato: una vita che abbia un significato. C’è l’hap, il fato, la giocata che è tua e non è prefissata, ma cambiare il corso del fiume, o dare nuove carte, qualunque sia la metafora che preferisci usare, richiederà un sacco di energie.
Ci saranno volte in cui andrà così male che sopravviverai a malapena e volte in cui capirai che sopravvivere a malapena secondo i tuoi parametri è meglio che vivere una pomposa vita a metà secondo i parametri degli altri.
La ricerca non è tutto o niente: è tutto E niente…
Perché essere felice quando puoi essere normale?,
Jeanette Winterson
mercoledì 27 giugno 2012
S. PASCALE BAYLONNE
S. Pascale Baylonne/ Protettore delle donne/ mannammello nu marito/ bello, tuosto e sapurito!/ Mannammello tale e quale/ comm''a tte, mio S. Pasquale! (come si evince anche dalle immaginette, S. Pasquale era proprio nu bello guaglione!)
giovedì 21 giugno 2012
UN BEL TEMA
«La mente umana è stata creata per risolvere problemi, per superare difficoltà, situazioni impreviste,
pericoli. Per migliorare la nostra vita e quella di coloro che amiamo. Un problema è, per sua natura,
qualcosa che appare improvvisamente. Ci si presenta davanti quando non lo aspettiamo, ci coglie di
sorpresa e poi si installa al centro della nostra vita, e non lascia più la presa. Allora dobbiamo concentrare
tutte le nostre risorse intellettuali ed emotive, resistere alla tentazione di abbandonare la partita, combattere
contro noi stessi e contro l’ostacolo finché non avremo vinto. Solo con la soluzione del problema, tutta
l’energia accumulata si scarica, e possiamo proseguire oltre nel nostro cammino. […] Per questi motivi
bisogna che i ragazzi imparino presto ad affrontare gli ostacoli. È sbagliato ridurre troppo i programmi,
proteggerli dalle difficoltà, rendere leggera la scuola. Quando i professori non pongono loro problemi
stimolanti, quando non li costringono ad essere creativi, quando non impegnano la loro intelligenza e il
loro cuore, i ragazzi si indeboliscono. E pensano solo alle canzoni, alle vacanze o si perdono in chiacchiere
con i coetanei. Oppure finiscono per cercare un eccitamento qualsiasi nel ritmo ossessivo di una discoteca.
Oppure scaricano le loro potenzialità in eccesso nel movimento frenetico, in folli corse in motorino o in
automobile, o in azioni teppistiche. Quando non c’è meta, futuro, speranza, ci incattiviamo sul presente.»
Francesco ALBERONI, La Speranza, Superbur Saggi, Milano 2002
Una delle tracce proposte oggi alla seconda prova di esame di maturità al liceo pedagogico
mercoledì 20 giugno 2012
IL FABBRICANTE DI MATITE
Ci sono cinque cose che devi sapere prima che io ti mandi nel mondo, ricordale sempre e diventerai una buona matita:
1. Potrai fare cose grandi, ma solo se ti lascerai portare per mano
2. Di tanto in tanto dovrai sopportare una dolorosa "temperata", ma è necessario se vuoi diventare una matita migliore
3. Avrai l'abilità di correggere qualsiasi errore tu possa fare
4. La parte più importante di te sarà sempre il tuo interno
5. A prescindere dalle condizioni, lascia sempre un segno chiaro e leggibile, per quanto difficile sia la situazione.
LE PAROLE
giovedì 14 giugno 2012
PAURA COSCIENTE
Si ha paura di migliaia di cose, del dolore, dei giudizi, del proprio cuore; si ha paura del sonno, del risveglio, paura della solitudine, del freddo, della follia, della morte. Specialmente di quest'ultima, della morte. Ma sono tutte maschere, travestimenti.
In realtà c'è una sola paura: quella di lasciarsi cadere, di fare quel passo verso l'ignoto lontano da ogni certezza possibile. C'è una sola arte, una sola dottrina, un solo mistero: lasciarsi cadere, non opporsi recalcitrando alla volontà dell'Esistenza. Allora si è liberi. (Herman Hesse)
mercoledì 13 giugno 2012
INCROCI IMPROVVISI
venerdì 8 giugno 2012
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