Dieci consigli per carire qualcosa sulla politica:
1) Come su ogni cosa, a quest'età si è facilmente influenzabili dai genitori, e quindi il mio primo consiglio è quello di allontanarsi da loro e/o non sentirli mentre parlano di politica.
2) Essere totalmente neutrali quando si parla dell'argomento.
3) Non ascoltare assolutamente i Tg quando parlano dell'argomento
4) Evitare categoricamente i programmi politici come Ballarò, Annozero, e via dicendo.
5) Non disdegnare i programmi satirici, anche se la maggior parte sono di sinistra: la satira fa male alla politica ma fa bene al paese così come la politica (attuale) fa bene alla satira e fa male al paese.
6) Frequentare, ma molto saltuariamente, i blog "di parte" (e non i forum) senza però mai partecipare alle discussioni: sono una voce diversa sull'argomento e possono aiutare a capire qualcosa di più.
7) Raccogliere il più possibile informazioni su chi fa la politica e non su quello che predicano: il detto "fai quello che dico ma non fare quello che faccio" incomincia a dare abbastanza fastidio.
8) Non scegliere mai un leader: Beppe Grillo può avere anche tutte le qualità di questo mondo, ma nessuno mi darà mai la certezza di aver capito fino in fondo il problema.
9) La politica non riguarda solo "il parlamento": fatti un semplice giretto su wikipedia e confronta ciò che dice con quello che sta accadendo ora.
10) Infine, non pretendere di sapere cose che si possono conoscere solo con l'esperienza e solo dopo aver toccato con mano cosa vuol dire fare politica. Non essere impulsivo dunque e sii maturo nel saper aspettare quando è il momento giusto per poter dire di essere di sinistra o destra (sempre se questi due termini abbiano ancora un significato...).
Sembra sempre troppo impegnativo parlare di politica ma,come cito sul lato sinistro del blog,gli indifferenti non hanno mai fatto ne' capito la storia.
Jakko,con i suoi sedici anni,non vuole essere indifferente e ci vuole capire qualcosa senza essere uno degli indifferenti.
lunedì 29 ottobre 2007
COME SI MANTIENE UN'AMICIZIA?
Una madre e suo figlio stanno camminando sulla spiaggia.
Ad un certo punto il bambino dice: "Mamma come si fa a mantenere un’amicizia?" La madre guarda il figlio sorridendo e poi gli dice: "Raccogli un po’ di sabbia."
Il ragazzo si china e raccoglie una manciata di sabbia finissima. La madre allora, sempre sorridendo: "Ora stringi il pugno…" Il ragazzo stringe la mano attorno alla sabbia e vede che, più stringe,più la sabbia gli esce dalla mano. "Mamma, la sabbia se ne scappa…" "Lo so, caro… Ora tieni la mano completamente aperta…" Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di vento porta via parte della rimanente. "Anche così non riesco a tenerla…" E la madre, sempre sorridendo: "Adesso raccogline un altro po’, e tienila con la mano aperta a cucchiaio…così.. abbastanza chiusa per custodire, e abbastanza aperta per la libertà".Il ragazzo riprova, e questa volta la sabbia non sfugge dalla mano, ed è protetta dal vento. "Ecco come far durare un’amicizia…"
Kherydan
Fine ottobre
sabato 20 ottobre 2007
CHIMOFFAFA'
"chimoffafa'!!" mi ha detto una amica dopo aver parlato delle ore trascorse al lavoro(quattordici per sei giorni a settimana e la mattina si inizia alle 3:30 anche in inverno!) e quelle rimaste ai figli(16 e 14 anni e quindi abbastanza esigenti della sua presenza) e dei relativi guadagni e perdite in termini di denaro e di salute
E intanto...
migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli.E' la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare la fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno.Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi.
E intanto...
migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli.E' la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare la fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno.Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi.
Luigi Einaudi
lunedì 1 ottobre 2007
PARLAMI D'AMORE
E' difficile parlare d'amore.
Ti senti in difficolta', fuori tempo o fuori luogo,imbarazzato.Ma quando ti arriva una poesia così da una Carissimamica come fai a rinnegare i propri istinti.E intanto
SORPRESA
Io meditavo. Ed ecco il giardino si risveglia,
la mia pupilla ardente colpisce inaspettato.
Lo fisso traboccando di chiara meraviglia:
fresco, purezza, risa, idillio dell’estate!
Tutto mi piace e incanta. E’ l’estasi, è l’amore.
Procedo, poi mi fermo. Questa mia gioia sembra
acquattarsi su un ramo, piombarmi in pieno cuore.
E l’azzurro si fonde talmente alle mie membra
che l’occhio, all’improvviso, turbato si smarrisce:
di luce e di profumi la terra e’ tutta effusa,
ed e’ lui, non il prato, che verde mi fiorisce.
Ho il potere, se voglio, anche a palpebra chiusa,
di rivedere sempre il sole e questa rosa
Anne de Noailles
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