Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita: -Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni. -Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla. -Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano. -Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi. -Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti,o essi controlleranno te. -Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze. -Che la pazienza richiede molta pratica. -Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo. -Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai,è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti. -Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso. -Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:sarebbe una tragedia se lo credesse. -Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso. -Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari. -Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo. -Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi. -La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta. -È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi. -Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo. -Non cercare le apparenze, possono ingannare. -Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi. -Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia. -Trova quello che fa sorridere il tuo cuore. -Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero! -Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare. -Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice. -Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così. -Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino. -L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the. -Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori. -Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
giovedì 22 febbraio 2007
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA di Paulo Coelho
Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita: -Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni. -Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla. -Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano. -Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi. -Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti,o essi controlleranno te. -Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze. -Che la pazienza richiede molta pratica. -Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo. -Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai,è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti. -Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso. -Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:sarebbe una tragedia se lo credesse. -Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso. -Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari. -Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo. -Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi. -La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta. -È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi. -Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo. -Non cercare le apparenze, possono ingannare. -Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi. -Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia. -Trova quello che fa sorridere il tuo cuore. -Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero! -Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare. -Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice. -Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così. -Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino. -L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the. -Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori. -Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
martedì 20 febbraio 2007
Io ci penserei un pò su'
divagazioni fotografiche
TENTAZIONI
lunedì 19 febbraio 2007
venerdì 16 febbraio 2007
lezione di cultura anglo-napoletana
Item Napulitan English Meaning
1 Miett’ Man - Put your hand (Start your work)
2 O’ purp se coce n’da l’acqua soje - The octopus cooks in his own water (Give time to time)
3 O’ fatt e famm rirere The fact of let me laugh (Used as substantive to substitute a forgotten object name)
4 O’ cazz ch’è cacat’ - The dick you shitted (Expression used to manifest disagreement)/ I don’t agree
5 O’ cazz c’a bacchett’ - A stick-mounted dick (Expression used to manifest a disagreement)/ I don’t agree
6 Acchiapp’ a Pepp - Catch Joseph (Expression used to suggest attention to happening events /Be careful)
7 Meza recchia - Half of ear Gay
8 E muorte e chi te muorte - The dead of your dead (Offensive expression blaming the dead relative)
9 E meglje muorte e chi te muorte - The best dead of your dead (Offensive expression blaming the poor dead relative) (As the item 8 multiplied by two)
10 E meglje muorte e chi te muorte e e chi te stramuorte - The best dead of your dead and of
your extra dead (Offensive expression blaming the poor dead relative and the most affective dead relative) (As the item 8 multiplied by four)
11 E meglje muorte e chi te muorte, e chi te stramuorte e e chi te sona e campane a muort - The best dead of your dead, of your extra dead and of whom is going to play the bells at your death day (Offensive expression blaming the poor dead relative, the most affective dead relative and the alive relative) (As the item 8 multiplied by eight)
12 Chi c’ha cecat? Who blinded us? (Expression used to show regret for a done action)
13 E’ fatta a figura toja! You made your own figure A jockey way to express compliment for someone bad action
14 Chesta cosa se chiamma Pietro (e torna indietro) - This thing is called Jack (it has to come back)
(Used when you borrow something and want to remind that the thing has to be returned.)
15 Tiene cchiù corne tu ca na sporta e marruzze! - You have more horns than a basket of snails.(Offensive expression used for adulterated people. uckold!)
16 Quant’è vvera a Maronna! - As far as Our Lady is true. (Expression used to swear)
17 A fessa e’ soreta - Your sister’s pussy (No comment)
18 Iamme bbell - Let’s go beautiful (Come on!)
19 Mai pe ccumanno - Never for command (A polite way to have someone do something.)
20 Vi sto pregando! - I’m praying you (You cannot (or don’t want) understand what I say (or want) despite my kind way to ask you for.)
21 T’hanna magna’ i cani i canciello - Shall the gate dogs eat you! (Wishing bad time for hated person.)
22 Capo! - Head! Hey, guy!
23 Me so ffatto comm’accetta - I made myself like a hatchet (I stuffed myself with foods.)
24 Meza latrina - Half a public lavatory (Insult)
25 Accussì perdimmo Filippo e o panaro - This way we will lose both Philip and the basket (This way our defeat will be complete)
26 Iesce sole! - Come out, sun! (It is not exactly a good beginning)
27 Facimmo a fine re ccarcioffole - We make the end of artichokes (It is not exactly a good way going)
28 Iammo a mmare cu tutti i panni - We go into the sea with all the clothes (As above)
29 Belli cazzi! - Beautiful dicks! (I don’t agree)
30 L’acqua è poca e a papera nun galleggia - The water is shallow and the duck doesn’t float (The realisation that the lack of factors always produce negative results.)
31 Avimmo fatto trenta, facimmo trentuno - We made thirty, let’s make thirty-one (So far, we cannot come back.)
32 Sang ra marina ! - Navy’s blood ! Exclamation. (Something like “Bloody government”)
33 Int ‘e ccorne ca tiene - Into the horns that you hold (Betrayed)
34 Int’a bbambulina e soreta - Into your sister’s little dolly (Insult)
35 Iammo ch’e cazzi - We go with the dicks ! (It is not exactly a good trend)
36 Facimmece a croce - Let’s make the cross (Bad way to begin! [religious])
37 Dio o’ ssape e a Maronna o’ vvere - God knows and Our Lady sees it (Only God knows the trouble I had (to do something) [religious])
38 Si caruto a rint’o lietto - You fell from your bed (You woke up very early this morning)
39 Pe vintinove e trenta - For twenty nine and thirty (Narrowly)
40 Tiene na bella mano a ffa i zeppole - You have a good hand making cakes (You are a little stingy (Zeppole are typical Neapolitan cakes mainly made one St. Joseph’s feast))
41 Passato o’ sant passat a fest! - Passed the saint passed the party! (Time is gone and we don’t need to celebrate someone)
42 O’ piezze e spar - The spare part (Redundant part to be stocked [Technical])
43 Quann e’ partute o Palermo! - Once The “Palermo” shipped ! (It’s too late to stop something or someone)
44 Tieneme ‘ca te tengo! - Hold me that I hold you (We are both in trouble)
45 Me sent comme a mille lire vecchia! - I feel like an old notes! (I feel scrambled)
46 ‘Ncoppe o bene! - Upon the well! (I swear!)
47 M’Adda murì mammà (o’cane, o cardill, etc..) - Shall my poor mother (dog, bird, etc) die! (As above)
48 Stamm sott o’ cielo! - We are under the sky! (Eventually we all are human and mortal! [Religious])
49 Uanemabella!! - OhBeautifulSoul!! (Exclamation of surprise.)
50 E un!…..dicett chille ca cecaje lluocchie a mugliera - First is done ! …. Said the one who injured wife’s eye (I am on the right track to finish a heavy task!)
51 Acqua ca nun cammin fa pantane e feta! - Not flowing water makes poll and bad smell. (Not managed situation soon or later, turn into trouble)
52 Giorgio se ne vo’ i e o vescove o vo mannà - George would like to leave and the Bishop wants him to go! (No arguments on this issue)
53 Mazz e panella fanne e figlie bbelle - Pools and rolls generate well-mannered sons (Suggested way to breed children)
54 Panell e mazze fanne e figlie pazze - Rolls and pools generate crazy sons (Not suggested way to breed children / Wrong sequence sources problems in the education field!)
55 A’ lantern mmane e cecate! - A lamp held by blinds! (You are not in the position to appreciate what you got)
56 A’ pucchiacc mmane e criature - Pussy handled by children! (As above [Dirty])
57 O’ Patatern da o ppane a chi nun ttene e diente! - God grants hard food to whom is toothless! (Sometimes there is no justice in this world!)
58 Simme fernuti a pisce fetienti! - We ended to bad fishes! (An argument that has degenerated in mutual insults or even thrashing.)
59 A’ quagliammo stu staffe?! Shall we fix this bracket?! (A rhetorical question to invite someone to hurry up or to finally end some task.)
60 Vuttammo e mmane! - Let’s put our hands! (Hurry up!)
61 Rocco fatic e Catarina (Pizzicato) magna - Rocky works and Catherine (Pizzicate) eats (You don’t seem so committed)
62 A galline fà ll’ove e o galle cia abbruce ‘o cule - Chicken delivers eggs and the cock has a pain in his bottom (Complain about somebody else’s hard working)
63 Nun ce accereti a salute - Do not kill us our health! (Wishing to be not bothered)
64 L’asteco chiove e a fenesta scorre - The ceiling rains and the window leaks (Everything seems to be broken.)
65 Votta a pretella e annascunn a’manella - You throw the stone hiding the hand (You don’t want to be responsible for your action)
66 Nun sputa n’ciele ca n’faccia te torn - Don’t spit out the sky, cause it willback on your face (Think before talking)
67 “Comme è bella a pulizia”, ricette chille che se giraje a mutannda o’cuntrarje!. - “How beautiful is the cleanness” said the man who turned inside out his underpants! (No comment! Just disgust…)
1 Miett’ Man - Put your hand (Start your work)
2 O’ purp se coce n’da l’acqua soje - The octopus cooks in his own water (Give time to time)
3 O’ fatt e famm rirere The fact of let me laugh (Used as substantive to substitute a forgotten object name)
4 O’ cazz ch’è cacat’ - The dick you shitted (Expression used to manifest disagreement)/ I don’t agree
5 O’ cazz c’a bacchett’ - A stick-mounted dick (Expression used to manifest a disagreement)/ I don’t agree
6 Acchiapp’ a Pepp - Catch Joseph (Expression used to suggest attention to happening events /Be careful)
7 Meza recchia - Half of ear Gay
8 E muorte e chi te muorte - The dead of your dead (Offensive expression blaming the dead relative)
9 E meglje muorte e chi te muorte - The best dead of your dead (Offensive expression blaming the poor dead relative) (As the item 8 multiplied by two)
10 E meglje muorte e chi te muorte e e chi te stramuorte - The best dead of your dead and of
your extra dead (Offensive expression blaming the poor dead relative and the most affective dead relative) (As the item 8 multiplied by four)
11 E meglje muorte e chi te muorte, e chi te stramuorte e e chi te sona e campane a muort - The best dead of your dead, of your extra dead and of whom is going to play the bells at your death day (Offensive expression blaming the poor dead relative, the most affective dead relative and the alive relative) (As the item 8 multiplied by eight)
12 Chi c’ha cecat? Who blinded us? (Expression used to show regret for a done action)
13 E’ fatta a figura toja! You made your own figure A jockey way to express compliment for someone bad action
14 Chesta cosa se chiamma Pietro (e torna indietro) - This thing is called Jack (it has to come back)
(Used when you borrow something and want to remind that the thing has to be returned.)
15 Tiene cchiù corne tu ca na sporta e marruzze! - You have more horns than a basket of snails.(Offensive expression used for adulterated people. uckold!)
16 Quant’è vvera a Maronna! - As far as Our Lady is true. (Expression used to swear)
17 A fessa e’ soreta - Your sister’s pussy (No comment)
18 Iamme bbell - Let’s go beautiful (Come on!)
19 Mai pe ccumanno - Never for command (A polite way to have someone do something.)
20 Vi sto pregando! - I’m praying you (You cannot (or don’t want) understand what I say (or want) despite my kind way to ask you for.)
21 T’hanna magna’ i cani i canciello - Shall the gate dogs eat you! (Wishing bad time for hated person.)
22 Capo! - Head! Hey, guy!
23 Me so ffatto comm’accetta - I made myself like a hatchet (I stuffed myself with foods.)
24 Meza latrina - Half a public lavatory (Insult)
25 Accussì perdimmo Filippo e o panaro - This way we will lose both Philip and the basket (This way our defeat will be complete)
26 Iesce sole! - Come out, sun! (It is not exactly a good beginning)
27 Facimmo a fine re ccarcioffole - We make the end of artichokes (It is not exactly a good way going)
28 Iammo a mmare cu tutti i panni - We go into the sea with all the clothes (As above)
29 Belli cazzi! - Beautiful dicks! (I don’t agree)
30 L’acqua è poca e a papera nun galleggia - The water is shallow and the duck doesn’t float (The realisation that the lack of factors always produce negative results.)
31 Avimmo fatto trenta, facimmo trentuno - We made thirty, let’s make thirty-one (So far, we cannot come back.)
32 Sang ra marina ! - Navy’s blood ! Exclamation. (Something like “Bloody government”)
33 Int ‘e ccorne ca tiene - Into the horns that you hold (Betrayed)
34 Int’a bbambulina e soreta - Into your sister’s little dolly (Insult)
35 Iammo ch’e cazzi - We go with the dicks ! (It is not exactly a good trend)
36 Facimmece a croce - Let’s make the cross (Bad way to begin! [religious])
37 Dio o’ ssape e a Maronna o’ vvere - God knows and Our Lady sees it (Only God knows the trouble I had (to do something) [religious])
38 Si caruto a rint’o lietto - You fell from your bed (You woke up very early this morning)
39 Pe vintinove e trenta - For twenty nine and thirty (Narrowly)
40 Tiene na bella mano a ffa i zeppole - You have a good hand making cakes (You are a little stingy (Zeppole are typical Neapolitan cakes mainly made one St. Joseph’s feast))
41 Passato o’ sant passat a fest! - Passed the saint passed the party! (Time is gone and we don’t need to celebrate someone)
42 O’ piezze e spar - The spare part (Redundant part to be stocked [Technical])
43 Quann e’ partute o Palermo! - Once The “Palermo” shipped ! (It’s too late to stop something or someone)
44 Tieneme ‘ca te tengo! - Hold me that I hold you (We are both in trouble)
45 Me sent comme a mille lire vecchia! - I feel like an old notes! (I feel scrambled)
46 ‘Ncoppe o bene! - Upon the well! (I swear!)
47 M’Adda murì mammà (o’cane, o cardill, etc..) - Shall my poor mother (dog, bird, etc) die! (As above)
48 Stamm sott o’ cielo! - We are under the sky! (Eventually we all are human and mortal! [Religious])
49 Uanemabella!! - OhBeautifulSoul!! (Exclamation of surprise.)
50 E un!…..dicett chille ca cecaje lluocchie a mugliera - First is done ! …. Said the one who injured wife’s eye (I am on the right track to finish a heavy task!)
51 Acqua ca nun cammin fa pantane e feta! - Not flowing water makes poll and bad smell. (Not managed situation soon or later, turn into trouble)
52 Giorgio se ne vo’ i e o vescove o vo mannà - George would like to leave and the Bishop wants him to go! (No arguments on this issue)
53 Mazz e panella fanne e figlie bbelle - Pools and rolls generate well-mannered sons (Suggested way to breed children)
54 Panell e mazze fanne e figlie pazze - Rolls and pools generate crazy sons (Not suggested way to breed children / Wrong sequence sources problems in the education field!)
55 A’ lantern mmane e cecate! - A lamp held by blinds! (You are not in the position to appreciate what you got)
56 A’ pucchiacc mmane e criature - Pussy handled by children! (As above [Dirty])
57 O’ Patatern da o ppane a chi nun ttene e diente! - God grants hard food to whom is toothless! (Sometimes there is no justice in this world!)
58 Simme fernuti a pisce fetienti! - We ended to bad fishes! (An argument that has degenerated in mutual insults or even thrashing.)
59 A’ quagliammo stu staffe?! Shall we fix this bracket?! (A rhetorical question to invite someone to hurry up or to finally end some task.)
60 Vuttammo e mmane! - Let’s put our hands! (Hurry up!)
61 Rocco fatic e Catarina (Pizzicato) magna - Rocky works and Catherine (Pizzicate) eats (You don’t seem so committed)
62 A galline fà ll’ove e o galle cia abbruce ‘o cule - Chicken delivers eggs and the cock has a pain in his bottom (Complain about somebody else’s hard working)
63 Nun ce accereti a salute - Do not kill us our health! (Wishing to be not bothered)
64 L’asteco chiove e a fenesta scorre - The ceiling rains and the window leaks (Everything seems to be broken.)
65 Votta a pretella e annascunn a’manella - You throw the stone hiding the hand (You don’t want to be responsible for your action)
66 Nun sputa n’ciele ca n’faccia te torn - Don’t spit out the sky, cause it willback on your face (Think before talking)
67 “Comme è bella a pulizia”, ricette chille che se giraje a mutannda o’cuntrarje!. - “How beautiful is the cleanness” said the man who turned inside out his underpants! (No comment! Just disgust…)
sabato 10 febbraio 2007
DARIO 7 mesi
venerdì 9 febbraio 2007
RICERCHE ARTE NATURALE E SINCRONICITA' Ci si lega spiritualmente a luoghi, persone o cose che si incontrano sul proprio cammino perché marcano momenti particolari del proprio divenire. L'Arte Naturale può essere giustamente definita un esempio particolare di applicazione del pensiero junghiano all'arte a partire da due principi fondamentali: il contatto ispiratore con la Natura e l'incontro casuale con le sue forme. Durante le passeggiate capita d'incontrare forme naturali che sembrano venire incontro al proprio stato d'animo e apportare una risposta simbolica ai propri quesiti. Questo curioso e affascinante fenomeno di coincidenza significativa tra mondo interiore e mondo esteriore è stato chiamato da Jung "sincronicità". Ovviamente, questa non si verifica solamente nella pratica artistica, ma anche, per esempio, in campo clinico. Addirittura l'esistenza di un principio di nessi acausali trova oggi un fecondo parallelo nella concezione non-localista e non-causalista della meccanica quantistica. Alla base di un tale collegamento ci sarebbero, secondo Jung, gli archetipi dell'inconscio collettivo, tracce mnestiche sovraindividuali e universali che si perdono nelle origini più profonde della psiche. L'essenza degli archetipi sarebbe quindi psicoide: oltrepasserebbe la sfera psichica (pur manifestandosi in essa) fino a confondersi (in un misterioso "punto zero inesteso") con quella materiale. Benché le persone che praticano l'Arte Naturale per lo più non hanno familiarità alcuna né con il concetto junghiano di sincronicità, né con il quantismo, molte appaiono vistosamente "prese" dalla particolarità del rapporto che s'instaura tra loro e quel "più grande di sé" che è la Natura e di cui arrivano a percepirsi parte integrante. Questa originale caratteristica legata al "sentire" è per lo più assente negli altri ambiti che predicano il contatto con la Natura, come l'ecologia o il naturalismo, dove invece si fa leva su valori razionali, come la preoccupazione per la quantità finita delle risorse terrestri, e dove il sentimento appare confinato in una sorta di oscura nostalgia delle origini.Nel suo piccolo l'Arte Naturale propone un rimedio alla profonda frattura operata dall'uomo occidentale, fin dai tempi remoti, tra Natura e Cultura. Nell'Antico Testamento vi è un passo della Genesi dove l'uomo, unico essere creato a immagine di Dio, viene esortato a "dominare" e a "soggiogare" gli altri esseri della Terra. Ora, secondo la critica del Ceronetti, anche se in realtà nella lingua ebraica i verbi radah e khavash avrebbero significati più soft ("premere" e "calcare") rispetto a quelli privilegiati dai traduttori della Conferenza Episcopale Italiana, tale passo fu decisivo nell'influenzare il pensiero e l'atteggiamento da conquistatore privo di scrupolo dell'uomo occidentale. Nel secolo scorso, il pensiero freudiano ha, a mio avviso, ulteriormente contribuito ad alimentare la spaltung tra Uomo e Natura, e quindi tra Natura e Cultura, vedendo in quest'ultima il prodotto di un conflitto inconscio, insanabile, sintetizzato nella concezione dell'Edipo, la quale implica appunto il passaggio necessario dell'uomo dalla condizione naturale, o di "immediatezza pulsionale", a quella socioculturale (registro simbolico). In questa prospettiva, il sentimento per così dire "olistico" di essere compresi in un tutto che trascende il proprio ego, cui ci si riferiva prima, non trova intendimento se non nel senso di un fantasmatico ritorno alla originaria condizione incestuosa.Dal nostro punto di vista le cose appaiono diversamente. Anzitutto occorre tenere presente, al fine di capire cosa succede realmente nell'Arte Naturale, che all'escursionismo corrisponde spesso, più a monte, un'esigenza introspettiva. Si potrebbe paragonare la camminata ad una specie di rite d'entrée, inconsapevole, atto ad accrescere la ricettività della persona verso l'inconscio. Orientandoci verso se stessi, il massimo incontro cui si possa aspirare ad un certo punto del cammino, è l'archetipo del Sé, rispecchiato magari nelle forme della Natura. E il Sé, come scrive Jung in Aion, "può a volte comportarsi come un'atmosfera che circonda l'Io senza limiti spaziali e temporali ben definiti, donde i fenomeni di sincronicità così spesso associati agli archetipi". Credo, tra l'altro, che il fascino particolare, numinoso, accordato anticamente a certi luoghi di culto come anche a certi capolavori artistici, possa derivare proprio da un simile rapporto sincronicistico con il mondo esterno. Ci si lega spiritualmente a luoghi, persone o cose che si incontrano sul proprio cammino perché marcano momenti particolari del proprio divenire.Vorrei citare un paio di esempi atti ad illustrare la pratica dell'Arte Naturale. Il primo è tratto dalla mia esperienza personale. All'epoca mi interessavo particolarmente al simbolo della Pietra. Leggevo gli autori alchemici e ovviamente anche Jung, accumulando così una certa dose di sapere che tuttavia non mi soddisfaceva completamente. Decisi di trovare una pietra vera che potesse concretizzare l'immagine ancora oscura della pietra che si era formata a poco a poco in me. Diverse volte mi recai sui monti dell'alto Appennino parmense, senza però trovare nessuna pietra che facesse al caso mio, nonostante ci fosse l'imbarazzo della scelta. La trovai invece casualmente appoggiata ai miei piedi, sulla collina più vicina a casa, meta delle mie passeggiate più quotidiane, e dopo aver conversato per più di un'ora con l'amico di turno. Era lì, da ore o da sempre, pronta a salvarci dal nostro sterile filosofare. Era la res simplex, il sasso comune "calpestato nel fango dalle bestie da soma e dai greggi" degli alchimisti e dello Jung di Bollingen che tagliava la legna per il camino. Successivamente esposi la pietra in una mostra, nel luogo più centrale della sala, attorniata, quasi nascosta, da piante ornamentali e accompagnata dal noto verso scritto dell'alchimista Arnaldo di Villanova: "Qui sta la comune pietra, il cui prezzo è assai modesto.Quanto più è disprezzata dagli stolti, tanto più è amata dai saggi" Il secondo esempio riguarda la storia di un crocifisso raccolto nella pianura padana da un anziano contadino, il quale da più di trent'anni di pratica artistica ha letteralmente riempito la sua dimora di opere naturali di straordinaria bellezza. Mentre lavorava nei campi, il nostro amico notò una radice mezza nascosta nella terra. Non appena la disseppellì si rese conto che era un crocifisso, ma senza le braccia. Ci volle un notevole sforzo morale, per una coppia di buoni cristiani, per decidersi ad appendere un crocifisso dal materiale non proprio nobile come la radice, e per giunta senza braccia! Di tanto in tanto, passando accanto al crocifisso, gli capitava di invocare il Signore scusandosi per l'ardito suo spunto e pregandolo di aiutarlo affinché non lo lasciasse troppo tempo in quel menomato stato. Finché un giorno inciampò di nuovo su un altro pezzo di radice perfettamente adatto per le braccia del suo crocifisso!Praticando l'Arte Naturale si viene dunque a formare un rapporto molto particolare tra Uomo e Natura. Dal punto di vista della psicologia del profondo la cosa decisamente più interessante da notare è il decentramento dell'interesse della persona dal suo ego a qualcosa di trascendente in cui si sente compresa. Risulta piuttosto chiaramente come in quell'occasione la Natura venga ad assumere una valenza simbolica assimilabile all'archetipo del Sé. L'ego dell'artista, infatti, quasi si annulla o per lo meno passa volutamente in secondo piano per lasciare il ruolo di protagonista alla Natura. Ora, se si pensa alla situazione dell'arte contemporanea, dove basta "essere un nome" per potersi permettere di esporre qualunque cosa, e quindi a tutte le esagerazioni che la caratterizzano (il puntino nero sull'enorme parete bianca, l'ombra del lampadario, la lattina di coca-cola, le macchie di pittura sulle pecore come nel film Le vacanze intelligenti con Sordi…), siamo portati ad interpretare la comparsa dell'Arte Naturale come l'espressione, in campo artistico, di un fenomeno inconscio di compensazione rispetto all'andamento dominante nell'arte moderna, così come nell'intero spirito dell'epoca, essendo l'arte in genere una cassa di risonanza per quest'ultimo.Lo stesso Jung, in un passo della sua autobiografia, mostra un chiaro penchant verso la pratica di cui stiamo parlando. Nel periodo di disorientamento che seguì alla rottura con Freud e all'allontanamento dalla teoria psicoanalitica classica, Jung si mise ad ascoltare le sue fantasie per capire dove lo avrebbero portato. Queste lo spinsero a realizzare costruzioni di pietre, come fanno i bambini, raccogliendo sassi dalla riva del lago vicino a casa sua. Era diventato, col tempo, quasi un rituale, ed egli lo praticava con impegno sebbene inizialmente quasi se ne vergognasse. Ad un certo punto le cose rimasero ferme perché egli non riusciva a capire come fare l'altare da ubicare nella chiesetta che stava costruendo. Finché casualmente s'imbatté in una pietra rossastra dalla forma piramidale: era l'altare!Episodi di questo genere non capitano di frequente, ma non sono nemmeno rari. Con una certa disposizione d'animo, cioè dopo essere riusciti a relativizzare la distanza tra coscienza e inconscio e quindi anche tra i mondi interiore ed esteriore, la Natura sembra particolarmente disposta a toccarci nell'intimo attraverso lo spettacolo delle sue forme. Bibliografia Antoine Fratini. Un trattato di grande spessore rintracciato e consigliatoci da Sasà Ulyxes
Piccoli escursionisti crescono
Il sabato pomeriggio è dedicato alle escursioni con Antonino a volte accompagnato anche da qualche amichetto di scuola.I primi percorsi sono stati Punta Campanella(nella foto),monte S.Costanzo,monte Vico Alvano (fin sulla croce) e prossimamente alla baia di Ieranto.E' bello vedere il suo entusiasmo quando vede un riferimento che lui ha raggiunto come la croce di Vico Alvano oppure la torre di Montalto.
PRENDITI IL TEMPO PER LEGGERE QUESTO MESSAGGIO
C’era una volta un ragazzo con un pessimo carattere. Suo padre gli dà un sacchetto pieno di chiodi e gli dice di piantarne uno nella palizzata del giardino ogni volta che perde la pazienza e/o che bisticcia con qualcuno.
Il primo giorno ne pianta 37 nella palizzata del giardino.
Le settimane seguenti, impara a controllarsi e i numeri dei chiodi piantati nella palizzata diminuisce di giorno in giorno: scopre che è più facile imparare a controllarsi che piantare i chiodi.
Finalmente, arriva il giorno in cui il ragazzo non pianta
nessun chiodo nella palizzata.
Allora va dal padre e gli dice che oggi non ha avuto
bisogno di piantare nessun chiodo.
Suo padre allora gli dice di levare un chiodo dalla palizzata per ogni giorno che riesce a non perdere la pazienza.
I giorni passano e finalmente il ragazzo può dire al padre che ha
levato tutti i chiodi dalla palizzata.
Il padre conduce il figlio davanti alla palizzata e gli dice:
« Figliolo, ti sei comportato bene ma guarda quanti buchi hai lasciato nella palizzata »
Non sarà mai come prima.
Quando litighi con qualcuno e gli dici delle cose cattive,
gli lasci delle ferite come queste.
Puoi infilzare un uomo con un coltello, e poi toglierlo,
ma lascerai sempre una ferita.
Poco importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà.
Una ferita verbale fà altrettanto male di una fisica.
Gli amici sono dei gioelli rari, ti fanno sorridere e ti incoraggiano.
Sono pronti ad ascoltarti quando hai bisogno,
ti sostengono e ti aprono il loro cuore.Mostra ai tuoi amici quanto li ami.
Il primo giorno ne pianta 37 nella palizzata del giardino.
Le settimane seguenti, impara a controllarsi e i numeri dei chiodi piantati nella palizzata diminuisce di giorno in giorno: scopre che è più facile imparare a controllarsi che piantare i chiodi.
Finalmente, arriva il giorno in cui il ragazzo non pianta
nessun chiodo nella palizzata.
Allora va dal padre e gli dice che oggi non ha avuto
bisogno di piantare nessun chiodo.
Suo padre allora gli dice di levare un chiodo dalla palizzata per ogni giorno che riesce a non perdere la pazienza.
I giorni passano e finalmente il ragazzo può dire al padre che ha
levato tutti i chiodi dalla palizzata.
Il padre conduce il figlio davanti alla palizzata e gli dice:
« Figliolo, ti sei comportato bene ma guarda quanti buchi hai lasciato nella palizzata »
Non sarà mai come prima.
Quando litighi con qualcuno e gli dici delle cose cattive,
gli lasci delle ferite come queste.
Puoi infilzare un uomo con un coltello, e poi toglierlo,
ma lascerai sempre una ferita.
Poco importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà.
Una ferita verbale fà altrettanto male di una fisica.
Gli amici sono dei gioelli rari, ti fanno sorridere e ti incoraggiano.
Sono pronti ad ascoltarti quando hai bisogno,
ti sostengono e ti aprono il loro cuore.Mostra ai tuoi amici quanto li ami.
giovedì 8 febbraio 2007
Durante l'ultima bellissima escursione (Minori,Ravello,S.Nicola,Minori) zio Carlo ha cominciato a canticchiare le parole di questa canzone...
Quando la sera tu ritorni a casa non ho neanche voglia di parlare tu non guardarmi con quella tenerezza come fossi un bambino che rimane delusoSi lo so che questa non è certo la vita che hai sognato un giorno per noiVedrai vedrai vedrai che cambierà forse non sarà domani ma un bel giorno cambieràVedrai vedrai che non sei finito sai non so dirti come e quando ma vedrai che cambieràPreferirei sapere che piangi che mi rimproveri d'averti delusa e non vederti sempre così dolce accettare da me tutto quello che vieneMi fa disperare il pensiero di te e di me che non so darti di piùVedrai vedrai vedrai che cambierà forse non sarà domani ma un bel giorno cambieràVedrai vedrai che non sei finito sai non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà
conoscevo solo il motivo del ritornello e leggere tutto il testo è stato interessante.
Grazie a zio Carlo
Quando la sera tu ritorni a casa non ho neanche voglia di parlare tu non guardarmi con quella tenerezza come fossi un bambino che rimane delusoSi lo so che questa non è certo la vita che hai sognato un giorno per noiVedrai vedrai vedrai che cambierà forse non sarà domani ma un bel giorno cambieràVedrai vedrai che non sei finito sai non so dirti come e quando ma vedrai che cambieràPreferirei sapere che piangi che mi rimproveri d'averti delusa e non vederti sempre così dolce accettare da me tutto quello che vieneMi fa disperare il pensiero di te e di me che non so darti di piùVedrai vedrai vedrai che cambierà forse non sarà domani ma un bel giorno cambieràVedrai vedrai che non sei finito sai non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà
conoscevo solo il motivo del ritornello e leggere tutto il testo è stato interessante.
Grazie a zio Carlo
FOTO DI ESCURSIONI IN COSTIERA SORRENTINA ED AMALFITANA
ce ne sono per tutti i gusti e se hai un po di tempo vai sul nostro sito www.ulyxes.it e fammi sapere...
ce ne sono per tutti i gusti e se hai un po di tempo vai sul nostro sito www.ulyxes.it e fammi sapere...
ERRI DE LUCA Variante di canzone
Variante di canzone
" Io te vurria vasa' ", sospira la canzone
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta',
come la gola al canto come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta'.
" Io te vurria vasa' ", insiste la canzone
ma un pò meno di questo io ti vorrei mancare
io te vurria manca',
più del fiato in salita
più di neve a Natale
di benda su ferita
più di farina e sale.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei mancare,
io te vurria manca'.
Erri de Luca
Ed io la dedico a Teresa,mia moglie.
" Io te vurria vasa' ", sospira la canzone
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta',
come la gola al canto come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta'.
" Io te vurria vasa' ", insiste la canzone
ma un pò meno di questo io ti vorrei mancare
io te vurria manca',
più del fiato in salita
più di neve a Natale
di benda su ferita
più di farina e sale.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei mancare,
io te vurria manca'.
Erri de Luca
Ed io la dedico a Teresa,mia moglie.
mercoledì 7 febbraio 2007
DESIDERATA
Va' serenamente in mezzo al rumore e alla fretta e ricorda quanta pace ci puo' essere nel silenzio. Finche' e' possibile senza doverti arrendere conserva i buoni rapporti con tutti.
Di' la tua verita' con calma e chiarezza, e ascolta gli altri,anche il noioso e l'ignorante, anch'essi hanno una loro storia da raccontare.Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,perche' sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.Mantieniti interessato alla tua professione, benche' umile;e' un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, poiche' il mondo e' pieno di inganno.Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'e' di buono;molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita e' piena di eroismo.
Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare.E non essere cinico riguardo all'amore,perche' a dispetto di ogni aridita' e disillusione esso e' perenne come l'erba.
Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni,abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna.Ma non angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.Al di la' di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.
Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle;tu hai un preciso diritto ad essere qui.E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe.
Percio' sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsita', il duro lavoro e i sogni infranti,questo e' ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente.
Fa di tutto per essere felice.
E CRESCENDO IMPARI
E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose.......e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.E impari che nonostante le tue difese,nonostante il tuo volere o il tuo destino,in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grandeJonathan Livingston.E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.( Anonimo )
.
C'è spazio per tutti
C'è spazio..
continua anche tu a scrivere le frasi che hanno segnato la tua vita,che usi continuamente nelle tue giornate,le poesie che preferisci o qualsiasi cosa ti viene in mente che reputi interessante.
Condividere le proprie passioni,le esperienze e le sensazioni di una giornata ti danno quel segno di appartenenza alla vita.A te il mio spazio blog...
continua anche tu a scrivere le frasi che hanno segnato la tua vita,che usi continuamente nelle tue giornate,le poesie che preferisci o qualsiasi cosa ti viene in mente che reputi interessante.
Condividere le proprie passioni,le esperienze e le sensazioni di una giornata ti danno quel segno di appartenenza alla vita.A te il mio spazio blog...
escursioni & c.
IN GIRO PER SENTIERI
La passione per le escursioni è nata da circa tre anni ma più che nascere ho piuttosto capito di averla sempre avuta.Infatti da sempre ho intrapreso fughe per sentieri e spiaggie della Penisola Sorrentina.Tutto il materiale disponibile sulle scorribande del gruppo sono sul sito www.ulyxes.it . Ma perchè scomodare Ulisse? Forse siamo anche noi alla ricerca di qualcosa?
Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l'oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un'altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
Jorge Luis Borges
Dai il meglio di te.
Questa poesia me l'ha spedita una delle mie migliori amiche ed è diventata una lezione di vita.Attingere dall'esperienza può farci seguire una strada migliore.
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