domenica 21 gennaio 2018
IL DECALOGO DEL VIAGGIATORE.
1. GUARDA: vedere le cose non sempre significa guardarle, non fermarti alle apparenze, un luogo non rivela la sua anima al primo incontro.
Se il luogo é la stazione, il treno, quello che si vede basta e avanza per capirne l’anima, il carattere e persino il subconscio
2. ASCOLTA: impara a viaggiare anche con gli occhi chiusi: i rumori, la gente, i silenzi hanno molto da dire.
A volte dicono anche troppo, un po’ di silenzio sarebbe apprezzato e chiudere gli occhi diventa un’utopia.
3. TOCCA: cose e luoghi, scopri l’emozione dell’imprevedibile e se sbagli strada ringrazia il destino per la sorpresa fuori programma
Toccare il meno possibile è il motto di ogni pendolare e certo vorremo non sbagliare mai strada perché non sarebbe bella come sorpresa
4. ANNUSA E ASSAGGIA: quanti odori e sapori puoi, un viaggio è fatto di sensazioni e queste sono il più bel souvenir da portarsi a casa e tirare fuori con gli amici intorno al tavolo
Ma stiamo scherzando? Di odori, sui treni, si fa il pieno anche senza volerlo e Dio mi scampi dall’assaggiare qualcosa. Gli amici poi mi prenderebbero a sassate e già chi mi legge si disgusta
5. LEGGI: i quotidiani e le riviste locali: ti danno uno spaccato della vita reale che spesso il turista sfiora soltanto
Leggere si, certo, ma se prendi in mano Riflessi, il mensile per il viaggiatore di Trenitalia, più che vita reale ti sembra di essere preso in giro; il marketing più menzognero della storia
6. SIEDITI: a parlare con qualcuno che abita nel luogo in cui ti trovi. Ti farà da interprete per decifrare la realtà che ti circonda.
E sedersi è una parola, magari ci si riuscisse sempre e certo gli abitanti della stazione o sono ferrovieri e parlarci diventa lite, o sono homles la cui realtà certo rincuora la tua
7. DIMENTICA: la fretta, gli orologi, i giorni della settimana: il tempo è una convenzione che ci comanda la vita. Per una volta comanda tu.
Ah, questa si! Dimenticali proprio gli orologi, ma certo non siamo noi che comandiamo.
8. SCEGLI: un angolo che ti attrae particolarmente, adottalo, tienilo tuo con un piccolo rito (Turrite) che solo tu conosci: stabilirai un contatto tra te e quella parte di te che lasci in quel luogo. Questo contatto durerà per sempre. L’ avrai una nuova piccola patria, un rifugio che troverai ad aspettarti in ogni momento, capace di restituirti quella parte di te felice che gli affidi.
Ma mi volete far piangere?! E’ una maledizione? Durerà per sempre?! E quando mai i treni ti restituiscono qualcosa se lo perdi?
9. SEMINA: qualcosa di te nel tuo viaggio: in ogni luogo che ti ha conosciuto, sarà più ricco prima se avrai lasciato anche solo un sorriso per farti ricordare.
Il sorriso proprio no, ma sai quanti oggetti mi sono persa. E qualcuno più ricco lo è diventato di certo
10. RISPETTA: i luoghi, la gente, la natura che ti circonda e ricorda che ciò che non ha importanza per te può averne tantissima per altri.
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