venerdì 6 febbraio 2015

VOI NON SIETE NAPOLETANI

" Non siete Napoletani. No, non lo siete. Voi siete quelli che si svegliano presto la mattina e la sera alle nove vanno già a dormire. Non siete Napoletani. Non avete la nostra libertà, nemmeno il nostro coraggio. Indossiamo spesso il dolore altrui, amiamo con facilità. Non sapete cosa sia l’umorismo, non capite cosa vuol dire ridere di gusto di fronte alla vita. Non siete Napoletani. Non vi svegliate davanti al panorama più bello del mondo al mattino. Le vostre finestre non affacciano sul golfo. Non siete Napoletani. La nostra leggerezza, l’ironia, voi non ce l’avete. Non avete lottato per la vostra città, liberandola dalla follia nazista. Non sapete cosa vuol dire difendere la propria terra con le unghie e con i denti. Non potete capire cosa sia amare incondizionatamente i propri luoghi, l’aria, gli odori, i sapori di Napoli. Non avete radici forti. No, non siete Napoletani. Non appartenete al popolo più generoso del mondo, non siete parte di noi. Non avete stima di De Filippo, non ridete alle battute di Totò, non capite la lingua di Troisi e non vi manca Pino Daniele. No, questi geni mancano a noi. Ci mancano come l’aria, come manca il pane in una casa povera. Perché voi, dalle vostre parti, l’immensità di questi grandi artisti ve la sognate. Noi, invece, che l’abbiamo conosciuta, ne sentiamo profondamente l’assenza, perché noi siamo Napoletani. Perché dico queste cose? Perché in mezzo a tutto questo coro di sdegno nei nostri confronti, è doveroso che qualcuno vi dica chiaramente: Col cazzo che voi siete Napoletani! " (Pietro Lembo).

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