giovedì 22 agosto 2013
MI PIACCIONO
mi piacciono le case dismesse, quelle coi portoni di legno, che non si aprono alla prima mandata ma hanno bisogno di una spinta verso l'interno per agganciare la serratura. mi piacciono le case dove i libri invadono le pareti, dove non c'è un televisore, ma solo un paio di radio, sparse per le stanze. mi piacciono le case che si impolverano, dove le persiane cigolano quando si spalancano, e il terrazzo è sempre pieno di foglie. mi piacciono le case da intonacare, quelle dove suderai per renderla tua. mi piacciono i grandi lavelli, che si adeguano alle grandi cucine e alle grandi tavolate. mi piacciono le vasche sotto le finestre, i soffitti alti e le lampadine a vista. mi piacciono le poltrone, di pelle,lucide per l'usura, ma accomodanti alla lettura. mi piacciono le case che accondiscendono alla solitudine e siano pronte ad accogliere il caos.
mi piacciono i pavimenti in maiolica, quella da cui saltano i pezzi di smalto, i letti con le testate in ferro battuto articolato, le sedie che fanno da guardaroba, e il posacenere nel bagno, affianco alla saponetta.
mi piacciono le case all'ultimo piano, con una vista non eccezionale, basta ma, viva. mi piacciono i tappeti affianco al letto, nel corridoio, mi piace camminare scalza, e sporcarmi di polvere, cenere e tabacco. mi piacciono i carrelli da bar, pieni di distillati e liquori dai colori caldi. mi piacciono i tavolini bassi affianco al divano, con una lampada verde da biblioteca. mi piacciono i piatti in ceramica, decorati a mano, da amalfi, i bicchieri trasparenti, minimali. mi piacciono le case con grandi vetrate, che non siano ricoperte da tende. mi piace la luce di una casa, mi piace l'odore, persistente, mi piace il calore, mi piace l'aria che attendi di respirare quando sei sul pianerottolo all'ultimo giro di chiave.
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