Mi chiamo Alberto, ho 45 anni, da 25 amo alla follia la stessa donna e, nel frattempo, ne ho amata solamente un’altra (Cassandra, nostra figlia). Una vita semplice, un lavoro banale e aspettative normali (felice). Scusate la presunzione, ma sono convinto che i vostri balzi nell’universo dei sogni, e dei tanti altri universi paralleli presenti dentro di voi, vi abbiano fatto perdere di vista il bianco e il nero, la bidimensionalità della vita. Una giornata è fatta di 24 ore e non ci potete infilare un numero infinito di cose, per quanto siate incredibili e veloci. So che la parola fermarsi non è nel vostro vocabolario e che il mondo intero è fisicamente sulle vostre spalle e sulle nostre solo metaforicamente. Ma non pensate di potere essere brave donne, figlie, madri, mogli, amiche, amanti e professioniste senza fare buchi nell’anima. Non lasciatevi ingannare dai tempi e dal tempo, ascoltate sì il vostro cuore, ma anche il vostro cervello, e prendete decisioni pensando anche alle conseguenze. Mettete nel contenitore la cosa più importante per voi e ricordatevi che, ogni volta che ne aggiungete altre, quella cosa dovrà essere rimpicciolita per farle entrare tutte.
1 commento:
vale anche per gli uomini:)!!!
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