Le parole di un padre ad un figlio: quelle del celebre scultore Giacomo Manzù che in uno scritto del 5 luglio 1960 aveva lasciato al figlio Pio, che stava per iniziare i primi passi decisivi nella vita, mi sembrano opportune, idonee e propizie.
1. Non temere la solitudine perché è in essa che i nostri propositi si fortificano.
1. Non temere la solitudine perché è in essa che i nostri propositi si fortificano.
2. Segui solo il difficile, non lasciarti tentare dal facile: il difficile può portare al miracolo, il facile è per i pigri.
3. Fa’ che ogni tua azione sia sollecitata dalla bellezza, dall’onestà e sia sempre avvolta nell’umiltà e nella bontà!
4. La bontà, la chiarezza, la sincerità e il coraggio devono essere i pilastri dei tuoi pensieri, con la bontà si può conquistare tutto e tutti…
5. Non lasciarti mai affascinare dal denaro; consideralo un mezzo, non un’aspirazione. Non essere mai avaro né con te stesso né con gli altri; è il più terribile dei peccati e porta alla grettezza e alla miseria.
6. Non temere la bella e legittima amicizia della donna, ma tieniti sempre lontano dalla volgarità; questa uccide l’anima.
7. Non essere mai debole, anche se questo ti costa doloroso sacrificio; ma nello stesso tempo sii sempre dolce.
8. Il tuo vivere e la tua concezione della vita sia libera da ogni pregiudizio, ma sostenuta da quella disciplina morale che fa l’uomo libero e coraggioso.
9. Non prendere l’abitudine di raccomandarti a Dio, ma ringrazialo sempre per tutto quello che fai di bello e di buono.
10. Non dimenticarti mai le preghiere.
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