"Andiamo,
butta il tuo cappello tenebroso in valigia,
sciogli il tuo cane dalla catena, butta via l'ombrello,
dà fuoco alla tua casa perfetta, seppellisci i ricordi amari,
distruggi i giorni sempre uguali,
carica il tuo sguardo di magnetico mistero
sotto un candido panama messo di sghimbescio,
entra in questo mondo malandrino:
ti porterò in mezzo a zebre, gazzelle e caribù, o in cima a un vulcano in fiamme,
o tra i tamburi indiavolati di Cabo Vert, o su un veliero pazzo rotta sud.
Andiamo,
giocati la vita, alza le tue vele,
butta i tuoi ultimi pesos a questo tavolo d'azzardo,
e amami come mai hai amato prima".
(da "Zorba e le poesie erranti")
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