venerdì 30 luglio 2010

Confusione


Spesso la gente non ha le emozioni chiare, altro che le idee."
(Diego De Silva)

mercoledì 21 luglio 2010

LA SFIDA DI ULISSE




Uccelli con il viso di donna il cui canto è un messaggio affascinante: quello della conoscenza.
Sapere è un rischio, ma rende gli uomini degni di stare al mondo. Ciò che udì Ulisse legandosi all'albero della sua nave. Voci seducenti e potenti, parole ritmate con la musica da ascoltare ma senza perdere il governo dell'imbarcazione. Vertigine di un cambiamento con cui deve fare i conti l'astuto navigante che, pur difendendosene, si sottomette alla prova.

venerdì 16 luglio 2010

IL SEGRETO PER AVERE SUCCESSO


‎"Ridere spesso e di gusto; ottenere il
rispetto di persone intelligenti e l'affetto dei bambini; prestare
orecchio alle lodi di critici sinceri e sopportare i tradimenti di
falsi amici; apprezzare la bellezza; scorgere negli altri gli
aspetti positivi; sapere che anche una sola esistenza è stata più lieta
...per il fatto che tu sei esistito. Ecco, questo è avere
successo"
Ralph Waldo Emerson

mercoledì 7 luglio 2010

TENTAZIONI


" Non lasciatevi tentare da quello che luccica ,ma solo da ciò che illumina "
don Andrea Santoro

Ma chi l' ha detto che la donna 'deve' sempre sedurre?


"Come molti altri uomini, io amo la mia famiglia e non mi interessa essere sedotto da nessun'altra donna: il fatto che siamo maschi non significa che siamo in cerca di avventure. Tantomeno ci interessa fare i guardoni. è bello che le donne si curino per essere più belle, ma la moda e la televisione stanno promuovendo negli abiti e nel proporsi, una donna 'oggetto' eccessivamente provocante e trasgressiva, spesso inadeguata alle circostanze, talvolta ridicola per non dire cafona. Alimentando disorientamento e superficialità nella considerazione che gli uomini hanno di loro.

Come è irrispettoso palpeggiare una donna, è irrispettoso anche offrire agli uomini il proprio corpo in ostentazione non richiesta. è una piccola violenza e una grossa maleducazione. Poi queste labbra evidentemente innaturali: basta, vi prego, aiutate le vostre amiche a non deformarsi.

Basta con questo inganno della liberazione sessuale se banalizza sistematicamente la donna riducendola ad oggetto di desiderio e pornografia: stiamo diventando una civiltà di prostituzione e più ancora di masturbazione, cioè di persone molto deboli e incapaci di vera relazione. La televisione di oggi è il principale veicolo di confusione, è contro l'amore e contro la forza sessuale: va solo spenta. La liberazione della sessualità è solo quella che si raggiunge nella maturità personale profonda e in una indipendenza da tutti che permette una relazione forte e piena di rispetto. è difficile, ma tutti nel nostro intimo ci attendiamo solo questo e ogni altro adattamento non porta mai felicità, perché non è amore".
dall'editoriale della rivista " Acqua e Sapone "

lunedì 5 luglio 2010

Insegnami ad usare bene il tempo


Dio mio,
insegnami ad usare bene il tempo che tu mi dai
e ad impiegarlo bene, senza sciuparne.
Insegnami a prevedere senza tormentarmi,
insegnami a trarre profitto dagli errori passati,
senza lasciarmi prendere dagli scrupoli.
Insegnami ad immaginare l'avvenire
senza disperarmi che non possa essere
quale io l'immagino.
Insegnami a piangere sulle mie colpe
senza cadere nell'inquietudine.
Insegnami ad agire senza fretta,
e ad affrettarmi senza precipitazione.
Insegnami ad unire la fretta alla lentezza,
la serenita' al fervore, lo zelo alla pace.
Aiutami quando comincio,
perche' e' proprio allora che io sono debole.
Veglia sulla mia attenzione quando lavoro,
e soprattutto riempi Tu i vuoti delle mie opere.
Fa' che io ami il tempo
che tanto assomiglia alla Tua grazia
perche' esso porta tutte le opere alla loro fine
e alla loro perfezione
senza che noi abbiamo l'impressione
di parteciparvi in qualche modo.

Jean Guitton

Voglio sapere...


Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per cosa sospiri e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore.

Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per l'amore, per i sogni, per l'avventura di essere vivo.

Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.

Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo; se puoi ballare pazzamente e lasciare l'estasi riempirti fino alla punta delle dita senza prevenirti di cautela, di essere realisti, o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani.

Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera.

Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso, se puoi subire l'accusa di un tradimento e non tradire la tua anima.

Voglio sapere se sei fedele e quindi hai fiducia.

Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni.

Se sei capace di far sorgere la tua vita con la tua sola presenza.

Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio e continuare a gridare all'argento di una luna piena: SI!

Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai, mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due, e fare quel che si deve fare per i bambini.

Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui, voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere.

Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove, voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l'hai fatto.

Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la compagnia che hai ...... ...nei momenti vuoti.


Scritto da un'indiana della tribù degli Oriah (1890)

sabato 3 luglio 2010

Io vulesse truvà pace.


Io vulesse truvà pace;
ma na pace senza morte.
Una, mmiez'a tanta porte,
s'arapesse pè campà

S'arapesse na matina,
na matin' 'e primavera,
e arrivasse fin' 'a sera
senza dì: "nzerràte llà!"

Senza sentere cchiù 'a ggente
ca te dice: "io faccio…, io dico",
senza sentere l'amico
ca te vene a cunziglià.

Senza senter' 'a famiglia
ca te dice: "ma ch' 'e fatto?"
senza scennere cchiù a patto
c' 'a coscienza e 'a dignità.

Senza leggere 'o giurnale…
'a notizia impressionante,
ch'è nu guaio pè tutte quante
e nun tiene che ce fa.

Senza sentere 'o duttore
ca te spiega a malatia…
'a ricett'in farmacia…
l'onorario ch' 'e 'a pavà.

Senza sentere stu core
ca te parla 'e Cuncettina,
Rita, Brigida, Nannina…
Chesta sì…Chell'ata no.

Pecchè, insomma, si vuò pace
e nun sentere cchiù niente,
'e 'a sperà ca solamente
ven' 'a morte a te piglià?

Io vulesse truvà pace
ma na pace senza morte.
Una, mmiez'a tanta porte
s'arapesse pè campà!

S'arapesse na matina,
na matina 'e primavera…
E arrivasse fin' 'a sera
senza dì: "nzerràte llà".

Eduardo De Filippo

giovedì 1 luglio 2010

Un amico non si fa...si riconosce...


Ho amici che non sanno quanto sono miei amici.
Non percepiscono tutto l'amore che sento per loro,
né quanto siano necessari per me.
L'amicizia è un sentimento più nobile dell'amore.
Questo fa sì che il suo oggetto si divida tra altri affetti,
mentre l'amore è imprescindibile dalla gelosia, che non ammette rivalità.
Potrei sopportare, anche se non senza dolore,
la morte di tutti i miei amori
ma impazzirei se morissero tutti i miei amici!
Anche quelli che non capiscono quanto siano miei amici
e quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza...
Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono.
Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire la mia vita.
Ma, proprio perché non li cerco con assiduità,
non posso dir loro quanto io li ami.
Loro non mi crederebbero.
Molti di loro, leggendo adesso questa "cronica"
non sanno di essere inclusi nella sacra lista dei miei amici.
Ma è delizioso che io sappia e senta che li amo,
anche se non lo dichiaro e non li cerco.
E a volte, quando li cerco, noto che loro
non hanno la benché minima nozione di quanto mi siano necessari,
di quanto siano indispensabili al mio equilibrio vitale,
perché loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho costruito,
e sono divenuti i pilastri del mio incanto per la vita.
Se uno di loro morisse io diventerei storto.
Se tutti morissero io crollerei.
E' per questo che, a loro insaputa, io prego per la loro vita.
E mi vergogno perché questa mia preghiera
è in fondo rivolta al mio proprio benessere.
Essa è forse il frutto del mio egoismo.
A volte mi ritrovo a pensare intensamente a qualcuno di loro.
Quando viaggio e sono di fronte a posti meravigliosi,
mi cade una lacrima perché non sono con me a condividere quel piacere...
Se qualcosa mi consuma e mi invecchia
è perché la furibonda ruota della vita non mi permette di avere sempre con me,
mentre parlo, mentre cammino, vivendo, tutti i miei amici,
e soprattutto quelli che solo sospettano o forse
non sapranno mai che sono miei amici.

Un amico non si fa...
si riconosce.

Vinìcius de Moraes

Non scriviamo e leggiamo poesie perché è carino...


Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana,
e la razza umana è piena di passione.
Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni,
necessarie al nostro sostentamento.
Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore..
sono queste le cose che ti tengono in vita.

John Keating dal film "L'attimo fuggente"

Ogni via è soltanto una via...


Ogni strada è soltanto una tra un milione di strade possibili.
Perciò dovete sempre tenere presente che una via è soltanto una via.
Se sentite di non doverla seguire, non siete obbligati a farlo in nessun caso.
Ogni via è soltanto una via.
Non è un affronto a voi stessi o ad altri abbandonarla,
se è questo che vi suggerisce il cuore.

Ma la decisione di continuare per quella strada, o di lasciarla,
non deve essere provocata dalla paura o dall’ambizione.
Vi avverto: osservate ogni strada attentamente e con calma.
Provate a percorrerla tutte le volte che lo ritenete necessario.
Poi rivolgete una domanda a voi stessi, e soltanto a voi stessi.
Questa strada ha un cuore?

Tutte le strade sono eguali.
Non conducono in nessun posto.
Ci sono vie che passano attraverso la boscaglia, o sotto la boscaglia.
Questa strada ha un cuore? E’ l’unico interrogativo che conta.
Se ce l’ha è una buona strada.
Se non ce l’ha, è da scartare.

Carlos Castaneda

mercoledì 30 giugno 2010

Monologo sulla vita


"Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto,
per essere quello che vuoi essere.
Non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi.
Puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo.
Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio.
Spero che tu viva tutto al meglio.
Spero che tu possa vedere cose sorprendenti.
Spero che tu possa avere emozioni sempre nuove.
Spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi.
Spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita.
E se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero."

da "Il curioso caso di Benjamin Button"

mercoledì 23 giugno 2010

PER TORNARE A SORRIDERE


Tu non hai bisogno di fingere che sei forte, non devi dimostrare che tutto sta andando bene, non puoi preoccuparti di ciò che pensano gli altri, se ne avverti la neccesità piangi
perchè è bene che tu pianga fino all'ultima lacrima poichè solo allora potrai tornare a sorridere (P. Coelho)

Al lavoro !


Bisogna riscoprire se stessi e andare verso il cambiamento che solo una forte spinta emotiva può portare .

sabato 19 giugno 2010

ALTRI SONO GLI DEI


"Alcinoo", gli rispose il saggio Ulisse,
"Muta questo pensiero. Io dell'immenso
Cielo ai felici abitatori eterni
Né d'indole somiglio, né d'aspetto.
Somiglio ai figli de' mortali, e a quanti
Voi conoscete in più angoscioso stato.

venerdì 11 giugno 2010

LA SCALA DELLE PRIORITA'


" Ciò che penso, semplicemente, è che, una volta usciti dalla prima giovinezza, nella vita è necessario stabilire delle priorità. Una sorta di graduatoria che permetta di distribuire al meglio tempo ed energia. Se entro una certa età non si definisce in maniera chiara questa scala dei valori, l'esistenza finisce col perdere il suo punto focale, e di conseguenza anche le sfumature "

Haruki Murakami in L'arte di correre

martedì 8 giugno 2010

giovedì 13 maggio 2010

Usare con cura



" Attento ai tuoi
pensieri,
perchè i pensieri diventano parole
e le parole azioni "

mercoledì 12 maggio 2010

IO NON POSSO



Io non posso darti di più
Non sono più di quello che sono.
Ah come vorrei essere
sabbia, sole in estate!
Che ti sdraiassi
rilassata a rilassarti.
Che mi lasciassi
il tuo corpo quando te ne vai, orma,
tenera, tiepida, indimenticabile.
E che con te se ne andasse
su di te, il mio bacio lento:
colore,
dalla testa ai piedi
bruno.
Ah come vorrei essere
vetro, o stoffa o legno
che conserva il suo colore
qui, il suo profumo qui,
e nacque a tremila chilometri!
Essere
la materia che ti piace,
che tocchi tutti i giorni
e che vedi già senza guardare
vicino a te, le cose
collana, boccetta, seta antica
di cui, quando senti la mancanza
chiedi: "Ah! Dov'è?"
A come vorrei essere
un'allegria fra tutte,
una sola, l'allegria
di cui ti rallegri tu!
Un amore, un amore solo:
l'amore di cui tu ti innamoreresti.

Però non sono più di quello che sono.

Pedro Salinas

martedì 11 maggio 2010

VORREI


camminare di casa nel tuo giardino,
respirare nell' aria sale e maggese,
gli aromi della tua salvia e del rosmarino.
Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero
parlando con me del tempo e dei giorni andati,
vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero,
come se amici fossimo sempre stati.
Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci
e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,
le strisce delle lumache nei loro gusci,
capire tutti gli sguardi dietro agli scuri

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

Vorrei con te da solo sempre viaggiare,
scoprire quello che intorno c'è da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso d' un rabbuiarsi e del tuo gioire;
vorrei tornare nei posti dove son stato,
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
e per farmi da te spiegare cos'è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l' universo.
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona
o il mare di una remota spiaggia cubana
o un greppe dell' Appennino dove risuona
fra gli alberi un' usata e semplice tramontana

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

Vorrei restare per sempre in un posto solo
per ascoltare il suono del tuo parlare
e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo
impliciti dentro al semplice tuo camminare
e restare in silenzio al suono della tua voce
o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso
dimenticando il tempo troppo veloce
o nascondere in due sciocchezze che son commosso.
Vorrei cantare il canto delle tue mani,
giocare con te un eterno gioco proibito
che l' oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse tendere all' infinito

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...
Guccini

mercoledì 5 maggio 2010

RICORDA


Memento audere semper...(ricorda di Osare Sempre )

COMUNQUE CAMBI


Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti...
ma arrivano e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male.

martedì 4 maggio 2010

E' PUR SEMPRE UN PIACERE


L'attesa del piacere è essa stessa piacere
G.E.Lessing

lunedì 3 maggio 2010

Intanto si vive di speranza...


L'ora più buia è sempre quella che precede l'arrivo del sole. (Paulo Coelho)

venerdì 30 aprile 2010

Valore



Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che .

Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual'e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca

PACE ANCHE PER TE



Pace per i tramonti che verranno, pace per il ponte, pace per il vino, pace per le parole che m'inseguono e mi sorgono nel sangue intrecciando di terra e di amori l'antico canto, pace per la città nella mattina allorché il pane si sveglia, pace per il Mississippi, fiume delle radici: pace per la camicia del fratello, pace sul libro come un timbro d'aria, pace per il grande colcos di Kiev, pace per le ceneri di questi morti e di quest'altri, pace per il ferro nero di Brooklyn, pace per il postino che va di casa in casa come il giorno, pace per il coreografo che grida con un megafono verso i caprifogli, pace per la mia mano destra, che soltanto vuol scrivere Rosario: pace per il boliviano taciturno come un blocco di stagno, pace perché tu possa sposarti, pace per tutte le segherie del Bio- Bio, pace per il cuore lacerato della Spagna guerrigliera: pace per il piccolo Museo del Wyoming dove la cosa più dolce è un cuscino con un cuore ricamato, pace per il fornaio e i suoi amori e pace per la farina: pace per tutto il grano che deve nascere, per ogni amore che cercherà ombra di foglie, pace per tutti quelli che vivono: pace per tutte le terre e tutte le acque.
Io a questo punto vi saluto, torno alla mia casa, dentro i miei sogni, torno in Patagonia, là dove il vento scuote le stalle e spruzza gelo l'oceano.
Sono soltanto un poeta: vi amo tutti, vado errante per il mondo che amo: al mio paese mettono in carcere i minatori e i poliziotti comandano sui giudici.
Ma io amo perfino le radici del mio piccolo paese freddo.
Se dovessi mille volte morire là voglio morire: se dovessi mille volte nascere là voglio nascere, accanto all'albero selvaggio dell'araucaria, dinnanzi ai venti marini del sud, presso le campane comprate di recente. Nessuno pensi a me. Pensiamo insieme a tutta la terra, battendo con amore sulla mensa.
Non voglio che il sangue torni a bagnare il pane, i fagioli, la musica: voglio che venga con me il minatore, la fanciulla, l'avvocato, il marinaio, il fabbricante di bambole; entrino con me in un cinema ed escano a bere con me il vino più rosso. Io non vengo a risolvere nulla. Io sono venuto qui per cantare e per sentirti cantare con me.
P.Neruda da Canto General

giovedì 29 aprile 2010


"Io vi ho dato l'olivo,
per pace e longevità.

Sotto i miei rami d'olivo,
Voi avete dato a voi stessi
Dibattito e democrazia…
…Ragione e civiltà!

Tutto quello che io chiedo
e' che voi ricordiate…

chi sono io,
chi siete voi,
e cosa potete fare…
…se solo lo desiderate…

perché io ho fede in voi,
e nei vostri figli"

mercoledì 28 aprile 2010

PREGHIERA ESAUDITA


Chiesi Forza a Dio, e Dio mi diede difficoltà per rendermi Forte;
Chiesi Saggezza, e Dio mi diede problemi da risolvere;
Chiesi Coraggio, e Dio mi diede pericoli da superare;
Chiesi Amore e Dio mi diede persone in difficoltà da Aiutare.
Non ho ricevuto Niente di quello che Volevo.
Ho avuto Tutto quello di cui avevo Bisogno.
La mia Preghiera è stata ascoltata...! .

sabato 17 aprile 2010

Il tuo sorriso e' la mia pace (molto simile al seguente? )


La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte:è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;parlami nello stesso modo ...affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami!Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore,ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:il tuo sorriso è la mia pace.

Henry Scott Holland (1847-1917)

sabato 10 aprile 2010

L'altro lato della strada


La morte non è niente,
noi siamo andati semplicemente nella stanza accanto.
Noi siamo noi, voi siete voi:
per voi noi saremo sempre ciò che siamo stati.
Dateci il nome che ci avete sempre dato,
parlateci come avete sempre fatto.
Continuate a ridere di ciò che ci ha fatto sempre ridere.
Pregate, sorridete, pensate a noi.
Che il nostro nome sia pronunciato in casa
com'è sempre accaduto.
Il senso della vita è sempre lo stesso.
Il filo non si è interrotto.
Perchè dovremmo essere fuori dai vostri pensieri semplicemente perchè siamo fuori dalla vostra vita?
Noi non siamo lontani,
siamo solamente dall'altro lato della strada.

S. Agostino

giovedì 8 aprile 2010

NON CREDETECI TROPPO


Non credete a nulla di quanto sentito dire e non credete che alla metà di ciò che vedete.

sabato 3 aprile 2010

Ultima rima




Gli abbiamo detto che la rabbia non è bene
Bisogna vincerla, bisogna fare pace
Ma che essere cattivi poi conviene
Più si grida, più si offende e più si piace
Gli abbiamo detto che bisogna andare a scuola
E che la scuola com’è non serve a niente
Gli abbiamo detto che tutto è intorno a loro
La vita è adesso, basta allungar la mano
Gli abbiamo detto che se hai un capo griffato
Puoi baciare maschi e femmine a piacere
Gli abbiamo detto che se non sei sposato
Ci son diritti di cui non puoi godere
Gli abbiamo detto che l’aria è avvelenata
Perché tutti vanno in macchina al lavoro
Ma che la società sarà salvata
Se compreranno macchine anche loro
Gli abbiamo detto tutto, hanno capito tutto
Che il nostro mondo è splendido
Che il loro mondo è brutto
Bene: non c’è bisogno di indovini
Per sapere che arriverà il futuro
Speriamo che la rabbia dei bambini
Non ci presenti un conto troppo duro
B.Tognolini

mercoledì 31 marzo 2010

SOLO PER OGGI ...



1) Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta.

2) Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.
3) Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.

4) Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.

5) Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così il silenzio e l'ascolto sono necessari alla vita dell'anima.

6) Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.

7) Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l'indecisione.

8) Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l'esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.

9) Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell'Amore.

10) Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita.

Papa Giovanni XXIII

mercoledì 24 marzo 2010

PROMETTI A TE STESSO

Prometti a te stesso di essere così forte che nulla potrà disturbare la serenità della tua mente.

Prometti a te stesso di infondere bontà‚ bellezza‚ amore ad ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà. Prometti a te stesso di pensare solo al meglio‚ di lavorare solo per il meglio‚ di aspettarti solo il meglio‚ di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.

Prometti a te stesso di dimenticare gli errori del passato per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro‚ di essere sereno in ogni circostanza e di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri‚ da dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere da non aver tempo per criticare gli altri.

Prometti a te stesso di essere troppo nobile per l’ira‚ troppo forte per la paura‚ troppo felice per lasciarti vincere dal dolore.

Christian L. Larson

martedì 16 marzo 2010

E piu' ti amo F.Battiato




Più vedo te, più ascolto te, e più ti amo.
ogni parola che dici, t'amo un pò di più;
parole che sono per te sempre le stesse
ed io lo so che parlerai sempre così.

Più vedo te, più ascolto te, e più ti amo
ogni parola che dici, t'amo un pò di più.
Parole che sono per te sempre le stesse
ed io lo so che parlerai sempre così.

Più vedo te, più ascolto te, e più ti amo,
vivo perché tu mi lasci stare vicino a te,
perchè se tu mi dici di no, mi fai morire,
e tu lo sai, la vita sei per me.

E vedo te, e ascolto te, e t'amo sempre
ogni parola che dici t'amo sempre di più.
Parole che sono per me sempre diverse
quando sarà la voce tua che le dirà.

E vedo te, e ascolto te, sempre la stessa
vivo perché tu mi lasci stare vicino a te.
Perchè per me la vita mia non conta niente
è tutto qui quello che ho e lo do a te.

E non dirai, non dirai mai parole uguali
se parlerà la voce tua per me.
E non dirai, non dirai mai parole uguali
se parlerà la voce tua per me.

Osserva il tempo nel verso giusto


"Non bisogna scordare mai che il tempo scorre in un verso solo, e ciò che si vede ripercorrendolo all'indietro è fuorviante. Il tempo non è palindromo: partendo dalla fine e risalendolo all'indietro, tutto sembra assumere significati diversi, inquietanti, sempre, e non bisogna farsi impressionare da queste cose". Sandro Veronesi in Caos Calmo

sabato 13 marzo 2010

POSA IL CARICO ...


Non caricarti inutilmente del peso del passato.
Avanza chiudendo i capitoli che hai già letto,
non devi rileggerli continuamente.
E non giudicare mai qualcosa del tuo passato in base alla nuova prospettiva del presente...
Il vecchio era giusto nel suo contesto,
e il nuovo è giusto nel suo.
(Osho)

martedì 9 marzo 2010

Dobbiamo imparare ad attendere


Non sforzarti tanto.
Le cose
accadono quando meno te le aspetti
(G. Garcia Marquez)

Se si va' verso qualcosa.


Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare. (Gandhi)

mercoledì 17 febbraio 2010

IL PRINCIPIO DEL VUOTO





Hai l’abitudine di accumulare oggetti inutili,

credendo che un giorno, chi sa quando, ne avrai bisogno?

Hai l’abitudine di accumulare denaro, solo per non spenderlo

perché pensi che nel futuro potrà mancarti?

Hai l’abitudine di conservare vestiti, scarpe, mobili, utensili domestici

ed altre cose della casa che già non usi da fa molto tempo?

E dentro di te…?

Hai l’abitudine di conservare rimproveri, risentimenti, tristezze, paure ed altro?

Non farlo, vai contro la tua prosperità.



E' necessario che lasci uno spazio, un vuoto, affinché cose nuove arrivino alla tua vita.

È necessario che ti disfi di tutte le cose inutili che sono in te e nella tua vita

affinché la prosperità arrivi.

La forza di questo vuoto è quella che assorbirà ed attrarrà tutto quello che desideri.

Finché stai, materialmente o emozionalmente, caricando sentimenti vecchi ed inutili

non avrai spazio per nuove opportunità.

I beni devono circolare… Pulisci i cassetti, gli armadi, la stanza di arnesi, il garage…

Dà quello che non usi più.

L'atteggiamento di conservare un mucchio di cose inutili incatena la tua vita.

Non sono gli oggetti conservati quelli che stagnano la tua vita.

Bensì il significato dell’atteggiamento di conservare.

Quando si conserva, si considera la possibilità di mancanza, di carenza.

Si crede che domani potrà mancare, e che non avrai maniera di coprire quelle necessità.

Con quell’idea, stai inviando due messaggi, al tuo cervello e alla tua vita: che non ti fidi

del domani e pensi che il nuovo e il migliore non sono per te.

Per questo motivo ti rallegri conservando cose vecchie ed inutili.

Disfati di quello che perse già il colore e la lucentezza.

Lascia entrare il nuovo in casa tua. E dentro te stesso.