
martedì 14 gennaio 2014
NOI NEI LUOGHI
«Noi siamo il nostro luogo, i nostri luoghi: tutti i luoghi, reali o immaginari, che abbiamo vissuto, accettato, scartato, combinato, rimosso, inventato. Noi siamo anche il rapporto che abbiamo saputo e voluto stabilire con i luoghi» (Vito Teti)

giovedì 9 gennaio 2014
COMINCIAMO DA QUI
Ecco una lista di 15 cose senza le quali la tua vita diventerà molto più semplice e soprattutto più felice.
Troppo spesso la nostra vita si cristallizza intorno ad abitudini che non ci provocano altro che stress, dolore e sofferenza.
E invece di lasciarle andare e permetterci di essere più sereni, ci aggrappiamo ad esse con tutte le nostre forze.
Bè, non più! A partire da oggi abbandoneremo tutto quello che non ci serve e abbracceremo insieme il cambiamento.
Pronto? Si parte!
1. Lascia andare il bisogno di avere sempre ragione.
Siamo in così tanti a non sopportare l’idea di avere torto. Anche a costo di distruggere grandi amicizie o rapporti e causare grosso dolore a noi e agli altri.
Non ne vale la pena. Punto!
La prossima volta che senti l’urgenza di tuffarti in una zuffa su chi ha torto o ragione, chiediti quello che Dr Wayne Dyer suggerisce:
‘‘Preferisci aver ragione a tutti i costi…oppure essere gentile?’’.
Che differenza farà davvero alla fine? Il tuo ego è davvero così grande?
2. Lascia andare il bisogno di avere tutto sotto controllo.
Accetta di non ascoltare il tuo bisogno di essere sempre in controllo di situazioni, persone, ecc. Che si tratti di amici, familiari conoscenti o passanti che incontri per strada, lasciali vivere.
Permetti a ciascuno intorno a te di rivelarsi per quello che è e vedrai quanto ti sentirai meglio quasi istantaneamente.
“Lasciando andare, si ottiene tutto. Il vero vincitore è chi lascia andare.” Lao Tzu
3. Lascia andare il bisogno di trovare un colpevole.
Smettila di considerare altre persone o circostanze i responsabili di quello che hai e noi hai, di come ti senti o non ti senti. Smetti di diluire il tuo potere e comincia ad assumerti la responsabilità della tua vita.
4. Lascia andare quelle controproducenti chiacchiere mentali.
Quante persone continuano a farsi del male con la loro spirale di pensieri negativi e controproducenti.
Non credere a tutto quello che la tua mente ti dice – specialmente se è qualcosa di negativo e controproducente.
Tu sei molto meglio di così. Credimi!
“La mente è uno strumento superbo, se usato correttamente. Usato male, tuttavia, può avere effetti distruttivi.” Eckhart Tolle
5. Lascia andare le tue credenze limitanti.
Su quello che puoi o non puoi fare, su quello che credi sia possibile o impossibile. D’ora in poi, non permetterai più ai tuoi pensieri limitanti di bloccarti nel posto sbagliato. Apri le tue ali e vola!
“Una credenza non è un’idea trattenuta nella mente, è un’idea che trattiene la mente. ” Elly Roselle
6. Smettila di lamentarti.
Abbandona una volta per tutte il continuo bisogno di lamentarti per tuuuutte quelle cose – persone, situazioni e circostanze che ti rendono infelice, triste e depresso.
Nessuno ha il potere di renderti infelice a meno che tu non glielo permetti. Non è la situazione a scatenare quella sensazione in te, ma è come tu decidi di guardarla.
Non sottovalutare mai il potere del pensiero positivo!
7. Lascia andare il lusso di criticare.
Lascia andare il bisogno di criticare cose, eventi persone che sono diverse da te o da come te le aspettavi. Siamo tutti diversi, eppure siamo anche tutti uguali.
Tutti vogliamo essere felici. Tutti vogliamo amare ed essere amati, e tutti vogliamo essere compresi. Tutti desideriamo qualcosa e quel qualcosa è desiderato da noi tutti.
15 Cose da Sacrificare per Essere Felice
8. Lascia andare il bisogno di impressionare gli altri.
Smettila di tentare così disperatamente di sembrare qualcuno che non sei solo per piacere agi altri. Non funziona così.
Nel momento in cui ti spogli di tutte le maschere, il momento in cui accetti il vero te, ti accorgerai che le persone saranno attratte a te senza nessuna fatica.
9. Lascia andare la tua resistenza al cambiamento.
Il cambiamento è buono. Il cambiamento ti aiuterà a muoverti dal punto A a punto B. Il cambiamento ti aiuterà migliorare la tua vita e anche quella di chi ti circonda. Segui ciò che ti rende felice, abbraccia il cambiamento, no resistergli.
“Segui ciò che ti rende felice e l’universo aprirà porte per te dove c’erano solo muri. ” Joseph Campbell
10. Lascia andare le etichette.
Smettila di incollare etichette a cose, persone o situazioni che non comprendi in quanto diverse o strane e prova ad aprire la tua mente, a poco a poco. La mente funziona solo quando è aperta.
“La forma più alta di ignoranza si ha quando rifiuti qualcosa solo perché non la conosci affatto.” Dr. Wayne Dyer
11. Abbandona le tue paure.
La paura è solo un’illusione. Non esiste – è creata da te. Nella tua mente. Aggiusta l’interno e l’esterno si aggiusterò da sé.
“L’unica cosa che dobbiamo temere, è la paura stessa.” Franklin D. Roosevelt
12. Lascia andare le scuse.
Invitale a fare i bagagli e dì loro che sono licenziate! Non hai più bisogno di loro.
Troppo spesso ci limitiamo a causa delle scuse che produciamo. Invece di crescere e sforzarci di migliorare noi stessi e la nostra vita, restiamo bloccati e mentiamo a noi stessi, usando tutte le scuse possibili e immaginabili…
… scuse che il 99.9% delle volte non sono nemmeno reali.
13. Lascia andare il passato.
Lo so, lo so. Questo non è facile. Specialmente quando il passato appare molto più sicuro e confortevole del presente, mentre il futuro sembra così spaventoso. Ma quello che devi sforzarti di pensare è che il momento presente è tutto ciò che hai e che avrai sempre.
Il passato che tanto desideri – quel passato che adesso continui a sognare – è stato da te ignorato quando era presente. Smettila di ingannarti.
Sii presente in ogni singolo momento della tua vita. Dopo tutto la vita è un viaggio non una destinazione.
Abbi una visione chiara del futuro, sii pronto, ma sii anche sempre presente nel momento che stai vivendo.
15 Cose da Sacrificare per Essere Felice
14. Lascia andare l’attaccamento.
Questo concetto è uno dei più difficile da afferrare per la maggior parte di noi, e devo ammettere che lo è stato anche per me (lo è ancora, per la verità).
Ma comprenderlo non è impossibile. Migliorerai gradualmente con il tempo e la pratica.
Il momento in cui ti separi da tutte le cose, diventi così sereno, così tollerante, così gentile e così tranquillo. Il che non significa che smetti di amarle, perché amore e attaccamento non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro.
L’attaccamento nasce dalla paura, mentre l’amore…bè il vero amore è puro, gentile, e generoso; dove c’è amore non può esserci paura e alla luce di questo, amore e paura non possono coesistere.
Raggiungerai un luogo da dove sarai in grado di comprendere tutto senza nemmeno provarci. Uno stadio che va ben oltre le parole.
15. Smettila di vivere una vita all’altezza delle aspettative degli altri.
Troppe persone vivono una vita che non appartiene loro. Vivono la propria vita sulla base di cosa gli altri pensano sia meglio per loro. Ignorano la loro voce interiore. Sono così occupati ad accontentare tutti che perdono controllo sulle loro stesse vite.
Dimenticano che cosa li rende felici, di che cosa hanno bisogno ed eventualmente.. di sé stessi.
Ricorda che hai una sola vita da vivere: quella che stai vivendo in questo momento.
Vivila!
Possiedila!
mercoledì 8 gennaio 2014
LASCIAMO QUALCOSA DI BELLO
“Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro
quando muore, diceva sempre mio nonno:
un bimbo o un libro o un quadro o una casa
o un muro eretto con le proprie mani
o un paio di scarpe cucite da noi.
O un giardino piantato col nostro sudore.
Qualche cosa insomma che la nostra mano
abbia toccato in modo che la nostra anima
abbia dove andare quando moriamo,
e quando la gente guarderà l’albero
o il fiore che abbiamo piantato,
noi saremo là. “
Ray Bradbury - Fahrenheit 451

venerdì 3 gennaio 2014
STEVE JOBS PER TUTTI
Questa è stata la volta in cui mi sono trovato più vicino alla morte, e spero lo sia per molti decenni ancora. Essendoci passato, posso dirvi ora qualcosa con maggiore certezza rispetto a quando la morte per me era solo un puro concetto intellettuale. Nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non voglion morire per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta l’unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la morte è la migliore invenzione della vita. E’ l’agente di cambio della vita: fa piazza pulita del vecchio per aprire la strada al nuovo. Ora come ora “il nuovo” siete voi, ma un giorno non troppo lontano da oggi, gradualmente diventerete “il vecchio” e sarete messi da parte. Mi dispiace essere così drammatico, ma è pressappoco la verità. Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario. Quando ero giovane, c’era una pubblicazione splendida che si chiamava “The whole Earth catalog”, che è stata una delle bibbie della mia generazione. Fu creata da Steward Brand, non molto distante da qui, a Menlo Park, e costui apportò ad essa il suo senso poetico della vita. Era la fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer, ed era fatto tutto con le macchine da scrivere, le forbici e le fotocamere polaroid: era una specie di Google formato volume, trentacinque anni prima che Google venisse fuori. Era idealista, e pieno di concetti chiari e nozioni speciali. Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di “The whole Earth catalog”, e quando concluse il suo tempo, fecero uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e io avevo pressappoco la vostra età. Nella quarta di copertina del numero finale c’era una fotografia di una strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole: “Siate affamati. Siate folli”. Era il loro addio, e ho sperato sempre questo per me. Ora, nel giorno della vostra laurea, pronti nel cominciare una nuova avventura, auguro questo a voi.
Steve Jobs

giovedì 5 dicembre 2013
MUSICA ORIZZONTALE
sabato 30 novembre 2013
POCHI UOMINI
Io ti dico che l’uomo è uomo quando non è testardo. Quando capisce che è venuto il momento di fare marcia indietro, e la fa. Quando riconosce un errore commesso se ne assume le responsabilità, paga le conseguenze, e non cerca scuse.
Quando amministra e valorizza nella stessa misura tanto il suo coraggio quanto la sua paura.
Eduardo De Filippo
LE TAVOLE ROTONDE
«Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L'età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la “loro” verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell'arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia. In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco. Viviamo in una rete d'arabeschi».
Ennio Flaiano, “La solitudine del satiro”
sabato 16 novembre 2013
PENSIAMO ALLE COSE GIUSTE
HO VERAMENTE IMPARATO
"Ho imparato a essere felice là dove sono. Ho imparato che ogni momento di ogni singolo giorno racchiude tutta la gioia, tutta la pace, tutti i fili di quella trama che chiamiamo vita. Il significato è riposto in ogni istante. Non c’è un altro modo per trovarlo. Percepiamo solo e soltanto ciò che permettiamo a noi stessi di percepire, tutti i giorni, un istante dopo l’altro".
Hermann Hesse

venerdì 8 novembre 2013
LEZIONE D'AMORE (da studiare)
"La morte d’un cane non altera l’universo.Tuttavia sono convinto, e non smetterò d’esserlo, che il mio cane morto era una splendida forma della vita: grave, nobile, amorosa e pura. Sono convinto…che poche purezze in questo mondo…eguagliano quella che si scorge nei mansueti e soavi occhi d’un cane.
Guardare un cane, attenzione, non è guardare in basso: non si scende un gradino guardando un cane. Guardare un cane è guardare la natura: rientrare nel ritmo, e nel ritmo c’è Dio. Ho amato il mio cane non per farne un sostituto dei miei simili: avveniva l’opposto; più amavo lui, più amavo gli esseri umani. Simbolo puro della vita mi ha insegnato, solo guardandolo vivere, cos’è l’essenziale e cos’è il ritmo. Un garofano, un tramonto, il sensibile volo d’una farfalla e precipitare nel sonno perchè s’è stanchi, ecco alcuni modesti esempi di quel ch’è essenziale. Respirare in lui con l’antico respiro del creato: il ritmo, ritrovando così il piacere del mondo”.
Carlo Coccioli
Requiem per un cane
Marsilio editore
mercoledì 6 novembre 2013
IO URLO
Io lotto e mi ribello.
Mi sono votato ad un suicidio sociale.
Non nella droga, come molti,
troverò il rimedio per un
mondo più giusto. Non parlo
per me, son così poca cosa.
Grido per coloro che non
han più voce perché l’han
persa urlando e piangendo
o per quelli che han dimenticato di averla.
Urlo e mi strazio perché
nemmeno l’eco io sento.
Chiedo forse l’impossibile e
la grandezza di questo ideale
spegne a poco a poco
tutto il mio vigore.
Nessuno lasci il suo posto
per ascoltare il mio canto del cigno:
a nessuno voglio sottrarre tempo.
Fate solo un cenno con gli occhi:
mi sentirò più forte
e non soltanto illuso.
Domani, 7 novembre 2013, alle h19 ad Ottaviano (NA) verrà ricordato Mimmo Beneventano, a 33 anni dall'uccisione per aver difeso l'ambiente vesuviano dagli speculatori e dalla camorra.

martedì 5 novembre 2013
NON DISPREZZARE
«Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanza
L’umile, il non visto, il fioco, il silenzioso
Perché quando saranno passati amori e battaglie
Nell’ultimo camminare, nella spoglia stanza
Non resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfara
Ma braci, un sorso d’acqua, una parola sussurrata, una nota
Il poco, il meno il non abbastanza». (S. Benni)
martedì 29 ottobre 2013
NUN SUGNU PUETA
giovedì 17 ottobre 2013
VIVI
"Vivi senza dare tante spiegazioni, perché i tuoi amici non ne hanno bisogno, i tuoi nemici non ci crederanno e gli stupidi non capiranno..."
sabato 12 ottobre 2013
mercoledì 9 ottobre 2013
LE DONNE DI SORRENTO
"Quei lumi, quei begli occhi, e le bellezze
Quasi tutte divine
Dette le Sorrentine,
Che col vivo del volto e belle trezze
Son tante inespugnabili fortezze"
da Tradizioni ed usi nella penisola sorrentina descritti da Gaetano Amalfi
domenica 6 ottobre 2013
DOMINARE O ESSERE SERVITI
«Lo so che non si può fare a meno di dominare o di essere serviti. Ognuno ha bisogno di schiavi come di aria pura. Comandare è respirare, anche lei la pensa così? Persino i più diseredati riescono a respirare. L’ultimo nella scala sociale ha ancora il coniuge o il figlio. E se è celibe, un cane. L’essenziale, insomma, è poter andare in collera senza che l’altro abbia diritto di rispondere».
Luis Ferdinand Céline, “Viaggio al termine della notte”
sabato 28 settembre 2013
CE LA FARO'
Darò l'anima per lasciarvi credere, il più a lungo possibile, che la vita è il posto più bello che c'è...
martedì 24 settembre 2013
LA SCOPERTA
La scoperta consiste nel vedere ciò che tutti hanno visto e nel pensare quello che nessuno ha pensato
venerdì 13 settembre 2013
VIVERE A NAPOLI
Vivere a Napoli è fare il primo bagno il 28 aprile e l’ultimo il 7 ottobre. È fare la spesa nel quartiere alla domenica mattina, è non prendere mai sul serio una provocazione. Lavorare a Napoli è prendere schiaffi da mattina a sera e sapere che dopo tutto sembrerai più colorito. Vivere a Napoli è meglio di lavorare a Napoli, ma qui il lavoro si chiama fatica perché è percepito diversamente. Potrai svegliarti con l’odore di caffè e una sfogliatella calda sotto il palato per iniziare bene la giornata. Potrai vedere 71 panorami diversi in altrettanti scenari meteo diversi. Potrai volare su una vespa Special e sentirti più libero che sui colli bolognesi. Potrai comprare ogni tipo di oggetto, ogni cosa proibita o semplicemente introvabile altrove.
Vivere a Napoli è trovare una pizza che non avevi mai assaggiato, anche se vivi a Napoli da tanti anni. Mangiare a Napoli è spendere anche solo 5€ al ristorante. Vivere a Napoli è pensare al week end solo quando arriva e non dover organizzare nulla, è scegliere tra migliaia di posti diversi da vedere e sapere che forse non riuscirai mai a vederli tutti.
Vivere a Napoli è sapere che puoi inseguire i sogni perché qui sono proprio veri sogni. Troverai gente che non se ne frega nulla di te, ma gli stessi ci saranno sempre nel momento del bisogno. Troverai musica, arte, storia. Troverai le idee di creativi di ogni dove che a Napoli hanno lasciato un po’ di loro. Troverai un’idea ad ogni angolo di strada, un’opportunità persa ad ogni lampione, una frustrazione ad ogni finestra. Quando sarà notte vedrai Napoli ricoperta da gioielli luminosi, Napoli da vivere solo dove si può, Napoli da conoscere per chi può e chi non può.
Arrivare a Napoli è una pallonata in faccia mentre cammini tranquillo. Amare Napoli è un sorriso dopo una tempesta, perché se la chiamano la città del sole ci sarà pure un perché.
Vivere a Napoli è pensare a tutto tranne che Napoli.
Vivere a Napoli è.. l’unico modo per capire cosa vuol dire “poi muori"....
TI AMO TERRA MIA !!..
sabato 7 settembre 2013
'O pparlà nfaccia
Io chesto tengo:
tengo 'o pparla' nfaccia.
Pure si m'aggia fa' nemico 'Ddio
e me trovo cu isso
faccia a ffaccia,
nfaccia lle dico chello c'aggia di'.
Se scummoglia 'o fenucchio?
E se scummoglia!
Cca', pe' tene' cupierte st'altarine,
se so' mbrugliate 'e llengue
e nun se sa'pe
chi te fa bene
e chi male te fa.
Si nun se mett' 'o dito ncopp' 'apiaga
e se pulezza scafutann' 'a rinto
fino a che scorre 'o sango
russo e vivo
cumm' a chello 'e Giesù
nostro Signore
'a piaga puzza!
E siente nu fetore
ca t'abbelena ll'aria
'a terra
'o mare.
E nuie vulimmo ll'aria fresca e pura
celeste e mbarzamata
e chillu viento
ca vulanno
e passànno
a rras' 'e mare
se piglia 'addore
e 'a mena int' 'e balcune
pè dint' 'e stanze
e arriva ncopp' 'e lloggie
d' 'e case noste.
Eduardo de filippo
venerdì 6 settembre 2013
FILASTROCCA DELLA MERAVIGLIA
Filastrocca della meraviglia
La meraviglia è un dono rotondo
Che va e ritorna fra gli occhi ed il mondo
Gli occhi la spargono su fiori e prati
E poi li guardano meravigliati
Gli occhi la spalmano sopra le cose
E poi le trovano meravigliose
La meraviglia sta in quello che guardi?
Oppure sta nei tuoi sguardi?
Sta nelle cose che vedi e che tocchi?
O nelle mani e negli occhi?
La meraviglia è vicino e lontano
è a metà strada fra il fiore e la mano
è nella prosa, è nella rima
è nella rosa che viene prima
è nel silenzio che viene dopo
Nelle parole che non hanno scopo
Nella dolcezza dopo aver pianto
Nel fiato preso prima di un canto
Nel passo indietro prima del salto
Nell'uomo basso che guarda in alto
Nell'uomo alto che guarda altrove
Negli orizzonti del non si sa dove
Nel crac aprendo un guscio di noce
Nel buio vivido dopo la luce
è la vigilia di tutte le cose
è la vendemmia di tutte le rose
è questo mondo quando ci assomiglia
La meraviglia
Il Magopovero ne ha in abbondanza
La dona tutta e non resta mai senza
Perché conosce un antico mistero
Semplice e vero
Quando i bambini sono noiosi
Sono annoiati
Quando gli artisti son meravigliosi
Son meravigliati.
Bruno Tognolini
martedì 27 agosto 2013
IL DUBBIO
Bisogna mettere sempre tutto in discussione e non avere mai certezze.Il dubbio non deve servire a dubitare scetticamente, ma deve essere il punto di partenza per modificarsi e per modificare......È un processo lento che segue lo stesso ritmo della natura.
giovedì 22 agosto 2013
MI PIACCIONO
mi piacciono le case dismesse, quelle coi portoni di legno, che non si aprono alla prima mandata ma hanno bisogno di una spinta verso l'interno per agganciare la serratura. mi piacciono le case dove i libri invadono le pareti, dove non c'è un televisore, ma solo un paio di radio, sparse per le stanze. mi piacciono le case che si impolverano, dove le persiane cigolano quando si spalancano, e il terrazzo è sempre pieno di foglie. mi piacciono le case da intonacare, quelle dove suderai per renderla tua. mi piacciono i grandi lavelli, che si adeguano alle grandi cucine e alle grandi tavolate. mi piacciono le vasche sotto le finestre, i soffitti alti e le lampadine a vista. mi piacciono le poltrone, di pelle,lucide per l'usura, ma accomodanti alla lettura. mi piacciono le case che accondiscendono alla solitudine e siano pronte ad accogliere il caos.
mi piacciono i pavimenti in maiolica, quella da cui saltano i pezzi di smalto, i letti con le testate in ferro battuto articolato, le sedie che fanno da guardaroba, e il posacenere nel bagno, affianco alla saponetta.
mi piacciono le case all'ultimo piano, con una vista non eccezionale, basta ma, viva. mi piacciono i tappeti affianco al letto, nel corridoio, mi piace camminare scalza, e sporcarmi di polvere, cenere e tabacco. mi piacciono i carrelli da bar, pieni di distillati e liquori dai colori caldi. mi piacciono i tavolini bassi affianco al divano, con una lampada verde da biblioteca. mi piacciono i piatti in ceramica, decorati a mano, da amalfi, i bicchieri trasparenti, minimali. mi piacciono le case con grandi vetrate, che non siano ricoperte da tende. mi piace la luce di una casa, mi piace l'odore, persistente, mi piace il calore, mi piace l'aria che attendi di respirare quando sei sul pianerottolo all'ultimo giro di chiave.
lunedì 19 agosto 2013
MENTIAMO
"Grandi menti discutono di idee, menti mediocri discutono di eventi, piccole menti discutono di persone".
Eleanor Roosevelt
sabato 3 agosto 2013
sabato 27 luglio 2013
LA SAGGEZZA E L'ASTUZIA
.la saggezza e l’astuzia degli uomini siano state in grado di sfruttare le difficoltà del terreno scabroso, impervio e inospitale della Costiera, come occasioni, potenzialità creative, con idee, in qualche modo, geniali.
sabato 20 luglio 2013
LE NUOVE GENERAZIONI
Le ultime generazioni di adolescenti presentano problemi emozionali molto più evidenti rispetto alle generazioni precedenti(irrequietezza, difficoltà di socializzazione e di concentrazione,ansia...). Non possiamo rassegnarci a perdere o lasciar scorrere nel vuoto tutta questa ricchezza di umanità: da qui nasce la fondamentale esigenza di insegnare ai bambini e agli adolescenti l’alfabeto emozionale. Educare all’intelligenza emotiva significa educare al controllo degli impulsi, alla motivazione per conseguire traguardi significativi, alla gestione dei conflitti e delle relazioni con gli altri.
martedì 16 luglio 2013
sabato 13 luglio 2013
LETTERA DA UN AMICO
Mio caro,
forse non sarai dove ti aspettavi, ma di sicuro si tratta del posto dove dovevi essere.
Forse il vento ti ha spinto fuori rotta per qualche ragione.
Forse ci sono delle rocce sul tuo cammino e tu dovrai sollevarle e gettarle via, per raffozzarti.
Forse la strada che hai davanti è lunga e tu dovrai imparare a resistere. E forse stai andando a piedi invece che in macchina, e dovrai scoprire la semplicità e la complessità di essere solo nel vasto mondo.
Le proposte di viaggi strani sono lezioni di danza di Dio.
Fai attenzione ed impara il ballo.
Danza e gira e danza ancora, impara il ballo finchè il tuo cuore non è contento.
Falsamente tuo
Kurt Vonnegut Jr.
giovedì 11 luglio 2013
OGGI
Ogni giorno è un’opportunità.
Immagina la fortuna che hai ogni volta che al mattino ti alzi.
Ogni giorno, puoi investire il tempo per te, per il tuo lavoro,
puoi scegliere, tra tutte le scelte disponibili, di lamentarti e non agire
o trasformare ogni secondo in un’opportunità per te e per gli altri.
La scelta è solo tua, hai tra le mani la più grande opportunità
del tempo da investire per gli altri e per te stesso,
tocca a te fare questo investimento.
Sii grande, sii folle! Sii te stesso!
Stephen Littleword, Nulla è per caso
giovedì 27 giugno 2013
MEGLIO UTOPISTI
"Il lavoro di chi si prodiga per proteggere l’equilibrio tra natura e cultura ha una grande valenza, serve infatti a conservare un patrimonio di saperi che testimonia e rende concreta un’altra e nient’affatto utopistica visione del mondo".
G.Gugg
mercoledì 26 giugno 2013
TOGLI TOGLI , RESTA L'INDISPENSABILE.
Senti… ho provato a scrivere tutto quello che c’è tra me e te, tutto quello che penso, che provo, che sento, che spero, che giuro, che voglio, che imbroglio, che credo di aver capito, che so di non aver capito e che comunque che.
Poi ho tolto tutto quello che non è essenziale, tutto quello che fa paura, tutto quello che non è sincero, tutto quello che non è vero, tutto quello che non importa, tutto quello che non conta, tutto quello che può essere frainteso, conteso, mistificato, dimenticato, perso: insomma tutto quello che. Alla fine è rimasto questo:sono felice quando sei felice, sono triste quando sei triste. E quando non ci sei mi manchi.
Un bacio
(indecente)
(naturalmente).
( La lettera di Carlo Lucarelli)
IL PESSIMISTA E L'OTTIMISTA
Il pessimista si alza "con la luna".
L'ottimista si alza "col sole".
Il pessimista ti guarda i piedi.
L'ottimista ti guarda negli occhi.
Il pessimista vede la lettera "o" come l'ultima di fallimento.
L'ottimista come la prima di opportunità.
Il pessimista comincia con ciò che manca.
L'ottimista con ciò che c'è.
Alla sera il pessimista dice:"Adesso incomincia a far buio".
L'ottimista dice: "Adesso comincio a veder le stelle!"
Il pessimista descrive l'oscurità che lo circonda.
L'ottimista accende una luce.
Al mattino il pessimista dice:"Sono più vecchio di un giorno".
L'ottimista dice: "Sono più ricco di 24 ore!".

lunedì 17 giugno 2013
A CHI SOGNA DI GIORNO
Mattino degli altri! O sole che dai fiducia
solo a chi già confida!
E’ solo alla dormiente, e non alla morta, speranza
che si desta il tuo giorno.
A chi sogna di giorno e sogna di notte, sapendo
inutile ogni sogno,
ma sogna sempre, soltanto per sentirsi vivere
e avere cuore,
a costoro risplendi senza il giorno che porti, o solo
come qualcuno che viene
per la via, impercettibile al nostro sguardo cosciente,
per non esser noi nessuno.
Fernado Pessoa
venerdì 7 giugno 2013
SULL'ORLO DI UN MAGNIFICO BARATRO
“Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone”.
“Non coltiviamo il cibo che mangiamo. Indossiamo abiti fatti da altre persone. Parliamo lingue sviluppate da altri. Usiamo sistemi matematici che altre persone hanno ideato. Intendo dire che prendiamo costantemente cose dagli altri. Creare qualcosa è un sentimento meraviglioso ed estatico che ci riporta alla fonte dell’esperienza e della conoscenza umana”.
giovedì 6 giugno 2013
FAI IL POSSIBILE
Non giudicare, non affannarti!
La follia cerca, la stupidità giudica;
Cura con il sonno le ferite del giorno,
E domani sia quel che deve essere.
Nel vivere, sappi resistere a tutto,
La tristezza, e la gioia, e l'inquietudine.
Desiderare che cosa? Per che cosa rattristarsi?
Un giorno è passato: e sia grazie a Dio!
○
Fjodor I. Tjutcev
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