lunedì 3 agosto 2009

In continua evoluzione


"Mi contraddico? Certo che mi contraddico!

Sono grande, contengo moltitudini...",

Walt Whitman in , Canto di me stesso

martedì 21 luglio 2009

UNA LETTERA


Mi chiamo Alberto, ho 45 anni, da 25 amo alla follia la stessa donna e, nel frattempo, ne ho amata solamente un’altra (Cassandra, nostra figlia). Una vita semplice, un lavoro banale e aspettative normali (felice). Scusate la presunzione, ma sono convinto che i vostri balzi nell’universo dei sogni, e dei tanti altri universi paralleli presenti dentro di voi, vi abbiano fatto perdere di vista il bianco e il nero, la bidimensionalità della vita. Una giornata è fatta di 24 ore e non ci potete infilare un numero infinito di cose, per quanto siate incredibili e veloci. So che la parola fermarsi non è nel vostro vocabolario e che il mondo intero è fisicamente sulle vostre spalle e sulle nostre solo metaforicamente. Ma non pensate di potere essere brave donne, figlie, madri, mogli, amiche, amanti e professioniste senza fare buchi nell’anima. Non lasciatevi ingannare dai tempi e dal tempo, ascoltate sì il vostro cuore, ma anche il vostro cervello, e prendete decisioni pensando anche alle conseguenze. Mettete nel contenitore la cosa più importante per voi e ricordatevi che, ogni volta che ne aggiungete altre, quella cosa dovrà essere rimpicciolita per farle entrare tutte.

venerdì 17 luglio 2009

IL MODO TUO D'AMARE


Il modo tuo d’amare

è lasciare che io t’ami.

Il sì con cui ti abbandoni

è il silenzio.

I tuoi baci

sanno offrirmi le labbra

perché io le baci.

Mai parole,

abbracci

mi diranno che sei esistita

che mi hai amato: mai

.Me lo dicono fogli bianchi,

mappe, telefoni, presagi;

tu, no.

E sto abbracciato a te

senza chiederti nulla,

per timore

che non sia vero

che tu vivi e mi ami.

E sto abbracciato a te

senza guardare

e senza toccarti.

Perché non debba mai scoprire

con domande o carezze

l’immensa solitudine

d’essere solo ad amarti.


Pedro Salinas da La voce a te dovuta

mercoledì 15 luglio 2009

Il mio cammino dipende da me


"Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda.

L'alta marea cancellerà l'impronta e il vento svanirà la schiuma.

Ma sempre spiaggia e mare rimarranno."


Gibran Khalil

lunedì 13 luglio 2009

All'antropologo degli amori miei


All'antropologo degli amori miei,

se fossi intervistato,narrerei

che una parte grande dell'unione

è stata nelle mosse della passione


e un'altra nei silenzi melodiosi

in cui ci immergevamo,

luminosi,

nell'attimo reciproco e comune,

inunandosi in mare le due lune


.Ma poi,

per completare la teoria,

rivelerei che forse, più ancora,

il punto forte della nostra unione


erano certi giochi d'allegria:

quella risata splendida e sonora

in cui mescolavamo le persone.


Roberto Piumini dal libro L'amore in forma chiusa, Il Melangolo 1997

sabato 11 luglio 2009

IL GIORNO DA CURARE


"Ho visto un graffito stamattina nel quale una bella donna diceva:

ci sono due giorni a cui non penso mai, ieri e domani!"


- dal film Ho voglia di te

venerdì 10 luglio 2009

Regole o consigli




"Improvvisare, adattarsi, raggiungere lo scopo!"


Clint Eastwood in Gunny

giovedì 9 luglio 2009

La pulizia dell'anima


Circondata dalla solitudine

cercata

abbracciata dal silenzio

invocato

finalmente faccio spazio dentro me

e, nella pulizia del cuore,

includo la polvere del passato,

gli oggetti mai usati,

le foto ingiallite,

i sentimenti sopiti,

le passioni sfocate,

gli inutili pianti

e le disperazioni trascorse.

All'alba, in un nuovo giorno,

consegnerò alla Vita

(se Dio vorrà concedermi un nuovo giorno)

un cuore nuovo

ed un'anima lavata

della sporcizia sordida

del'umana avventura.

Sarà l'inizio

per ricominciare a credere

e sperare.

Dal candore e dalla lucentezza

per una rinvigorita pulizia

emergeranno nuovi sogni

ed il desiderio

di provarci ancora.

Perchè finchè c'è vita c'è speranza.

UNA SOLUZIONE


"Per non essere gli straziati martiri del Tempo, ubriacatevi senza posa!

Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare."


Charles Baudelaire - "Lo spleen di Parigi"

sabato 4 luglio 2009

FILOSOFIA DI VITA


GLI ESSERI UMANI PERDONO LA SALUTE PER FARE SOLDI E POI PERDONO I SOLDI PER TENTARE DI RECUPERARE LA SALUTE.

PENSANO TANTO ANSIOSAMENTE AL FUTURO DIMENTICANDO DI VIVERE IL PRESENTE. COSI' FACENDO NON RIESCONO A VIVERE NE' IL PRESENTE NE' IL FUTURO.

VIVONO COME SE NON DOVESSERO MORIRE MAI, E MUOIONO COME SE NON AVESSERO MAI VISSUTO "

BISOGNA DIVENTARE SAGGI




"Nella vita esistono due grandi obiettivi: il primo, ottenere ciò che si vuole, e il secondo, goderselo.


Solo i membri più saggi dell’umanità riescono a fare la seconda cosa".




Logan Pearsall Smith

mercoledì 1 luglio 2009

ELOGIO DEI PIEDI


Perché reggono l’intero peso.

Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.

Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.

Perché portano via.

Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato.

E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.

Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.

Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.

Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.

Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.

Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.

Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.

Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.

Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.

Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.

Perché non sanno accusare e non impugnano armi.

Perché sono stati crocefissi.

Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio.

Perché, come le capre, amano il sale.

Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.
Erri De Luca

IL BACIO CHE NON TI HO DATO


Ieri ti ho baciato sulle labbra.

Ti ho baciato sulle labbra.

Intense, rosse.

Un bacio così corto

durato più di un lampo,

di un miracolo,

più ancora.

Il tempo

dopo averti baciato

non valeva più a nulla ormai,

a nulla era valso prima.

Nel bacio

il suo inizio e la sua fine.
Oggi sto baciando un bacio;

sono solo con le mie labbra.

Le poso non sulla bocca,

no, non più – dov’è fuggita?
Le poso sul bacio

che ieri ti ho dato,

sulle bocche unite dal bacio

che hanno baciato.

E dura,

questo bacio più del silenzio,

della luce.

Perchè io non bacio ora

né una carne né una bocca,

che scappa, che mi sfugge.

No.

Ti sto baciando più lontano.


Pedro Salinas, da La voce a te dovuta, 1933

mercoledì 17 giugno 2009

PANORAMICA SULLA VITA


Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile....


(...la vita è breve, l’arte è lunga, l’occasione fuggevole, l’esperimento pericoloso, il giudizio difficile...)

venerdì 12 giugno 2009

La morte è la curva della strada


La morte è la curva della strada,

morire è solo non essere visto.

Se ascolto,

sento i tuoi passi

esistere come io esisto.


La terra è fatta di cielo.

Non ha nido la menzogna.

Mai nessuno s’è smarrito.

Tutto è verità e passaggio.

Fernando Pessoa -

giovedì 11 giugno 2009


Quando saremo due

saremo veglia e sonno

affonderemo nella stessa polpa

come il dente di latte e il suo secondo

saremo due come le acque,

le dolci e le salate

come i cieli, del giorno e della notte,

due come sono i piedi,

gli occhi, i reni

come i tempi del battito

i colpi del respiro


Quando saremo due

non avremo metà

saremo un due

che non si può dividere con niente

Quando saremo due,

nessuno sarà uno

uno sarà l’uguale di nessuno

e l’unità consisterà nel due


Quando saremo due

cambierà nome pure l’universo

diventerà diverso
Erri De Luca

Le funi della vita


Se tracci col gesso una riga sul pavimento, è altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle funi.

Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso.

Se fai finta che la fune non è altro che un disegno fatto col gesso e l'aria intorno è il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi del mondo.

Ciò che conta è tutto dentro di noi; da fuori nessuno ci può aiutare. Non essere in guerra con se stessi, vivere d'amore e d'accordo con se stessi: allora tutto diventa possibile. Non solo camminare su una fune, ma anche volare.

martedì 19 maggio 2009

Ci vuole pazienza,molta pazienza.


Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità"


Pablo Neruda

giovedì 30 aprile 2009

ARTE


  • OPERA DUE DI ANTONINO


LATINO NAPOLETANO stesso significato


Catullo, poeta latino del I sec. a. C., espresse nei versi immortali del carme V il desiderio di abbandonarsi all’amore senza curarsi di chiacchiere e sguardi invidiosi altrui: la vita è breve, bisogna viverla godendo di ciò che è veramente importante. Ed è l’amore, inteso come un abbandonarsi ad un fiume di sentimento e passione, ciò che dà significato a quest’esistenza limitata. L’amore regala un attimo di felicità in grado di riscattarci dalla nostra finitezza.

Damme mille vase

Pensamm’a vvivere, e tenimmece astritto,

‘e chiacchiere d''e vvecchie bizzoche

,tutte quanne, nun so’ niente, n’’e penzamme!

‘O sole se ne scenne,

ma po’ s’affaccia n’ata vota;

a nnuje, ‘na vota ca ‘stu lume se ne va,

nun ce rimane ca durmì ‘na notte eterna.

Damme mille vase,

po’ ciente,e ppo’ n’ati mille,

e ppo’ ciente,e ppo’ ancora n’ati mille,

e ppo’ ciente ancora.

E ppo’, quann’assaje miliun’ n’amme fatte,

tutte quante l’ammischiamm’,

accussì perdimm’’o cunto

e nisciuno ca ce vo’ male

ce votte l’uocchie ‘ncuollo

pecché nunn’’o sape quanta song’e vase.


Immacolata SarnataroVivamus, mea Lesbia, atque amemus,rumoresque senum severiorumomnes unius aestimemus assis!Soles occidere et redire possunt:nobis cum semel occidit brevis lux,nox est perpetua una dormienda.Da mi basia mille, deinde centum,dein mille altera, dein secunda centum,deinde usque altera mille, deinde centum.Dein, cum milia multa fecerimus,conturbabimus illa, ne sciamus,aut nequis malus invidere possit,cum tantum sciat esse basiorum.

Caio Valerio Catullo

mercoledì 8 aprile 2009

Alle donne

Quando Dio creò la donna era già al suo sesto giorno di lavoro facendo pure gli straordinari.Apparve un angelo e gli chiese:"Come mai ci metti tanto con questa?"E il Signore rispose: "Hai visto il mio Progetto per lei?Deve essere completamente lavabile, però non deve essere di plastica, avere più di 200 parti muovibili ed essere capace di funzionare con una dieta di qualsiasi cosa avanzi, avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente, avere un bacio che possa curare da un ginocchio sbucciato ad un cuore spezzato e lo farà tutto con solamente due mani."L'angelo si meravigliò dei requisiti."Solamente due mani. Impossibile!E questo è solamente il modello base?E' troppo lavoro per un giorno.Aspetta fino a domani per terminarla.""No lo farò!" -protestò il signore. "Sono tanto vicino a terminare questa creazioneche ci sto mettendo tutto il mio cuore"Ella si cura da sola quando è ammalata e può lavorare 18 ore al giorno."L'angelo si avvicinò di più e toccò la donna."Però l'hai fatta così delicata, Signore""E' delicata, ribatté Dio, però l'ho fatta anche robusta.Non Hai idea di quello che è capace di sopportare o ottenere""Sarà capace di pensare?" chiese l'angelo.Dio rispose:"Non solo sarà capace di pensare ma pure di ragionare e di trattare"L'angelo allora notò qualcosa e allungando la mano toccò la guancia della donna"Signore, pare che questo modello abbia una perdita""Ti avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose, non c'è nessuna perdita, è una lacrima" lo corresse il Signore.A che cosa serve una lacrima?" chiese l'angelo.E Dio disse:"Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia, la sua pena, il suo disinganno, il suo amore, la sua solitudine, la sua sofferenza, e il suo orgoglio."Ciò impressionò molto l'angelo "Sei un genio, Signore, hai pensato a tutto.La donna è veramente meravigliosa"Lo è! Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini.Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia.Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere,piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose.Lottano per ciò in cui credono. Si ribellano all'ingiustizia.Non accettano un no per risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore.Si privano per mantenere in piedi la famiglia.
Vanno dal medico con un'amica timorosa.Amano incondizionatamente.Piangono quando i loro figli hanno successo e si rallegrano per le fortune dei loro amici.Sono felici quando sentono parlare di un battesimo o un matrimonio.Il loro cuore si spezza quando muore un' amica.Soffrono per la perdita di una persona cara.Senza dubbio sono forti quando pensano di non averepiù energie.Sanno che un bacio e un abbraccio possono aiutare a curare un cuore spezzato.Non ci sono dubbi però, nella donna c'è un difetto:Ed è che si dimentica quanto vale.
...

martedì 31 marzo 2009

FILOSOFIA (OTTIMISTA) DI VITA



Vuttamme tutt''a buorde,

finquande 'cca se campe,

finquande nc'è stà uoglio int''a lucerna,

chissà si all'atu munne nce vedimme,

chissà, si all'atu munne nc'è taverna!

giovedì 19 marzo 2009

SEMPRE OTTIMISTI


Nulla è mai veramente perduto,

o può essere perduto,

nessuna nascita, forma, identità

nessun oggetto del mondo,

né vita, né forza, né alcuna cosa visibile;

l'apparenza non deve ingannare,

né l'ambito mutato confonderti il cervello.


Vasti sono il tempo e lo spazio

vasti i campi della Natura.

Il corpo lento, invecchiato, freddo

le ceneri rimaste dai fuochi di un tempo,

la luce degli occhi divenuta tenue,

tornerà puntualmente a risplendere;


il sole ora basso a occidente

sorge costante per mattini e meriggi;

alle zolle gelate sempre ritorna

la legge invisibile della primavera,

con l'erba e i fiori

e i frutti estivi

e il grano.
Walt Whitman

Perchè cammino





Andai nei boschi,

perchè desideravo vivere con saggezza,

per affrontare solo i fatti essenziali della vita,

e per vedere se non fossi capace di imparare

quanto essa aveva da insegnarmi,

e per non scoprire,

in punto di morte,

che non ero vissuto.
Non volevo vivere quella che non era una vita,
a meno che non fosse assolutamente necessario.
Volevo vivere profondamente,

e succhiarne tutto il midollo..."


Henry David Thoureau

I BAMBINI



Dite:

è faticoso frequentare bambini.

Avete ragione.

Poi aggiungete:

bisogna mettersi al loro livello,

abbassarsi,

inclinarsi,

curvarsi,

farsi piccoli.


Ora avete torto:

non è questo che vi stanca.

E’ piuttosto il fatto di essere obbligati

ad innalzarsi all’altezza

dei loro sentimenti.

Tirarsi,

allungarsi,

alzarsi sulla punta dei piedi.

Per non ferirli.

- Janus Korczack -


- Janus Korczack -

mercoledì 18 marzo 2009

A proposito della crisi


un articolo in cui sostanzialmente il filosofo Umberto Galimberti esamina l'attuale andamento dell'economia e di cosa prova la gente a diventare collettivamente più povera e cito:

"....e così ciascuno per sè, sente il brivido della crescita zero o addirittura della decrescita a cui non sa con che strumenti reagire, perchè, avendo affidato ormai da tempo la comunicazione personale ai mezzi di comunicazione, avendo scambiato l'amore per i figli con le cose da garantire ai figli, il riposo dal lavoro con il traffico furioso dele ferie, cosa accade quando bisogna di nuovo imparare a parlare tra noi con qualche televisore in meno, quando bisogna riuscire a fare arrivare il nostro amore senza quel veicolo sbrigativo che sono le cose, quando bisogna imparare a cambiare senza l'aiuto di una agenzia di viaggio??. Ciò può avvenire incominciando magari a rinunciare all'individualismo sfrenato e aggressivo degli ultimi decenni, per privilegiare il noi rispetto all'io....tale è infatti l'invito martellante della pubblicità che ogni giorno ci sollecita ad una sorta di consumo forzato, che non ci mette al riparo dal monito del filosofo Gunther Anders: "l'umanità che tratta il mondo come un mondo da buttare via, tratta anche se stesso come un'umanità da buttare via"

lunedì 23 febbraio 2009

ESCURSIONE AL FIORDO DI FURORE(PRAIANO)


UN ASSAGGIO...molte altre foto sul mio profilo Facebook (nino aversa) oppure sul sito www.ulyxes.it.




















sabato 21 febbraio 2009

Quando si ama..


Sono folle di te,

amore che vieni a rintracciare

nei miei trascorsi

questi giocattoli rotti delle mie parole.

Ti faccio dono di tutto

se vuoi,

tanto io sono solo una fanciulla

piena di poesia

e coperta di lacrime salate,

io voglio solo addormentarmi

sulla ripa del cielo stellato

e diventare un dolce vento

di canti d'amore per te.


Alda Merini da "Alla tua salute, amore mio"

Per mio figlio


Bambino

Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia

legalo con l'intelligenza del cuore.

Vedrai sorgere giardini incantati

e tua madre diventerà una pianta

che ti coprirà con le sue foglie.


Fa delle tue mani

due bianche colombe

che portino la pace ovunque

e l'ordine delle cose.

Ma prima di imparare a scrivere

guardati nell'acqua del sentimento.

Alda Merini

giovedì 19 febbraio 2009

Se lo dice il Genio


altre foto su Facebook (nino aversa).

Questa mi piace...


mercoledì 18 febbraio 2009

martedì 17 febbraio 2009

The presidents


Botta di megalomania

Arte e artista


Divagazioni

domenica 8 febbraio 2009

Escursione 8 febbraio:Torca_S:Elia











Nessuno sperava in un'ottima riuscita...

domenica 1 febbraio 2009

I diritti inalienabili


Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per sé stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità.

Thomas Jefferson 4 luglio 1776

giovedì 22 gennaio 2009

L'importante è seminare



Semina, semina

l'importante è seminare:

un po', molto,

tutto il grano della speranza.

Semina il tuo sorriso,

perché tutto splenda intorno a te.

Semina la tua energia,

la tua speranza

per combattere e vincere la battaglia

quando sembra perduta.

Semina il tuo coraggio

per risollevare quello degli altri.

Semina il tuo entusiasmo

per infiammare il tuo prossimo.

Semina i tuoi slanci generosi,

i tuoi desideri, la tua fiducia, la tua vita.

Semina tutto ciò che c'è di bello in te,

le piccole cose, i nonnulla.

Semina,

semina e abbi fiducia,

ogni granellino

arricchirà un piccolo angolo della terra.

Tanta assenza


Tanto impegno per preparare l'avvio di una nuova attività.Ed ora è realtà!

Siamo riusciti a completare tutta la stazione di servizio di S.Agnello.

giovedì 1 gennaio 2009

VIVA LA FANTASIA


La letterina per Babbo Natale scritta da Antonino