
martedì 20 novembre 2007
...questo è il problema

Imparare a vedere


Cerca l'isola

La ricchezza del tempo
Sollievo
mercoledì 14 novembre 2007
il progetto
Se ti allontani ti cercherò


SULL' AMORE

I libri


che hai cercato a lungo in biblioteca
A volte


IL SILENZIO
CORE ANALFABBETA
martedì 13 novembre 2007
La felicità
da Vanity Fair di Novembre
Siamo razzisti o troppo tolleranti?
È razzismo questo? No, non lo è. Quando quindici anni fa ci fu la prima ondata di immigrazione albanese, i più veloci ad arrivare furono i delinquenti appena usciti dalle prigioni svuotate dal crollo del regime. Ci abbiamo messo tanto tempo per uscire, almeno in parte, dalla falsa equazione «albanese uguale delinquente ». L’ondata migratoria dalla Romania appena diventata comunitaria ha provocato lo stesso fenomeno e la stessa inevitabile reazione, ingiusta verso i romeni ma inevitabile.È colpa dello Stato? In gran parte, sì. Siamo il Paese più generoso nell’afflato europeista, ma anche quello che sa meno valutare le conseguenze delle decisioni comunitarie: fu così per l’euro, è stato così per l’ingresso di Bucarest. Solo che ora non c’è più spazio per recuperare: l’opinione pubblica vede ormai quasi tutti i politici come una massa di incompetenti, e non si organizza davvero in ronde e presidi di autodifesa solo perché non li sa fare. Ci stiamo battendo per la moratoria della pena di morte nel mondo, ma se oggi si facesse un referendum in casa nostra…
E. Mentana
sabato 3 novembre 2007
Nel sereno e nella tempesta.
lunedì 29 ottobre 2007
Dal blog di Jakko (fuoriuso.blogspot.com)
1) Come su ogni cosa, a quest'età si è facilmente influenzabili dai genitori, e quindi il mio primo consiglio è quello di allontanarsi da loro e/o non sentirli mentre parlano di politica.
2) Essere totalmente neutrali quando si parla dell'argomento.
3) Non ascoltare assolutamente i Tg quando parlano dell'argomento
4) Evitare categoricamente i programmi politici come Ballarò, Annozero, e via dicendo.
5) Non disdegnare i programmi satirici, anche se la maggior parte sono di sinistra: la satira fa male alla politica ma fa bene al paese così come la politica (attuale) fa bene alla satira e fa male al paese.
6) Frequentare, ma molto saltuariamente, i blog "di parte" (e non i forum) senza però mai partecipare alle discussioni: sono una voce diversa sull'argomento e possono aiutare a capire qualcosa di più.
7) Raccogliere il più possibile informazioni su chi fa la politica e non su quello che predicano: il detto "fai quello che dico ma non fare quello che faccio" incomincia a dare abbastanza fastidio.
8) Non scegliere mai un leader: Beppe Grillo può avere anche tutte le qualità di questo mondo, ma nessuno mi darà mai la certezza di aver capito fino in fondo il problema.
9) La politica non riguarda solo "il parlamento": fatti un semplice giretto su wikipedia e confronta ciò che dice con quello che sta accadendo ora.
10) Infine, non pretendere di sapere cose che si possono conoscere solo con l'esperienza e solo dopo aver toccato con mano cosa vuol dire fare politica. Non essere impulsivo dunque e sii maturo nel saper aspettare quando è il momento giusto per poter dire di essere di sinistra o destra (sempre se questi due termini abbiano ancora un significato...).
Sembra sempre troppo impegnativo parlare di politica ma,come cito sul lato sinistro del blog,gli indifferenti non hanno mai fatto ne' capito la storia.
Jakko,con i suoi sedici anni,non vuole essere indifferente e ci vuole capire qualcosa senza essere uno degli indifferenti.
COME SI MANTIENE UN'AMICIZIA?

Fine ottobre
sabato 20 ottobre 2007
CHIMOFFAFA'

E intanto...
migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli.E' la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare la fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno.Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi.
lunedì 1 ottobre 2007
PARLAMI D'AMORE

SORPRESA
Io meditavo. Ed ecco il giardino si risveglia,
la mia pupilla ardente colpisce inaspettato.
Lo fisso traboccando di chiara meraviglia:
fresco, purezza, risa, idillio dell’estate!
Tutto mi piace e incanta. E’ l’estasi, è l’amore.
Procedo, poi mi fermo. Questa mia gioia sembra
acquattarsi su un ramo, piombarmi in pieno cuore.
E l’azzurro si fonde talmente alle mie membra
che l’occhio, all’improvviso, turbato si smarrisce:
di luce e di profumi la terra e’ tutta effusa,
ed e’ lui, non il prato, che verde mi fiorisce.
Ho il potere, se voglio, anche a palpebra chiusa,
di rivedere sempre il sole e questa rosa
Anne de Noailles
giovedì 30 agosto 2007
Sull'amicizia

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giovedì 19 luglio 2007
domenica 8 luglio 2007
TRA FIGLIO E GENITORE

Non viziarmi. So benissimo che non dovrei avere tutto quello che chiedo. Voglio solo metterti alla prova.
Non aver paura di essere severo con me. Lo preferisco. Questo mi permette di capire in che cosa sono valido.
Non usare la forza con me. Questo mi insegna che la potenza è tutto ciò che conta. Sarò più disponibile ad essere guidato.
Non essere incoerente. Questo mi sconcerta e mi costringe a fare ogni sforzo per farla franca tutte le volte che posso.
Non fare promesse; potresti non essere in grado di mantenerle. Questo farebbe diminuire la mia fiducia in te.
Non cedere alle mie provocazioni quando dico e faccio cose solo per imbarazzarti, perché cercherei allora di avere altre vittorie simili.
Non essere troppo turbato quando dico: "Ti odio". Non intendo dire questo, lo faccio perché tu sia triste per quello che mi hai fatto.
Non farmi sentire più piccolo di quanto non sia: rimedierei comportandomi da più grande di quanto non sia.
Non fare per me le cose che posso fare da solo. Questo mi fa sentire come un bambino e potrei continuare a tenerti al mio servizio.
Non fare che le mie "cattive abitudini" mi guadagnino molta parte della tua attenzione. Ciò mi incoraggia a continuare con esse.
Non correggermi davanti alla gente. Presterò molta più attenzione se parlerai tranquillamente con me a quattr’occhi.
Non cercare di discutere sul mio comportamento nella foga di un litigio. Ovviamente il mio udito non è molto buono in quel momento e la mia collaborazione è anche peggiore. È giusto comportarsi come si deve, ma bisogna parlarne con calma.
Non cercare di farmi prediche. Saresti sorpreso di vedere come so bene che cosa è giusto e che cosa è sbagliato.
Non farmi sentire che i miei errori sono colpe. Devo imparare a fare errori senza avere la sensazione di non essere onesto.
Non brontolare continuamente. Se lo fai dovrò difendermi facendo finta di essere sordo.
Non pretendere spiegazioni per il mio comportamento scorretto. Davvero non so perché l’ho fatto.
Non mettere troppo a dura prova la mia sincerità. Vengo facilmente intimorito, tanto da dire bugie.
Non dimenticare che mi piace molto fare esperimenti. Imparo da questi, per cui ti prego di sopportarli.
Non proteggermi dalle conseguenze. Ho bisogno di imparare dall’esperienza.
Non badare troppo alle mie piccole indisposizioni: potrei imparare a godere cattiva salute se questo mi attira la tua attenzione.
Non zittirmi quando faccio domande oneste. Se lo fai, scoprirai che smetto di chiedere e io cercherò le mie informazioni altrove.
Non rispondere alle domande "sciocche" o senza senso. Desidero solo tenerti occupato di me.
Non pensare assolutamente di apparire ridicolo se ti scusi con me. Una scusa reale mi fa sentire sorprendentemente affettuoso verso di te.
Non sostenere mai di essere perfetto o infallibile. Questo mi offre il pretesto per non seguirti.
Non preoccuparti per il tempo che passiamo insieme. È "come" lo passiamo, che conta.
Non permettere che i miei timori suscitino la mia ansia, perché allora diventerei più pauroso. Indicami il coraggio.
Non dimenticare che non posso crescere bene senza molta comprensione ed incoraggiamento, ma non ho bisogno di dirtelo, vero?
TRATTAMI ALLO STESSO MODO CON CUI TRATTI I TUOI AMICI: COSI' ANCH’IO SARO’ TUO AMICO.
RICORDATI IO IMPARO PIU’ DA UN ESEMPIO CHE DA UN RIMPROVERO.
LETTERA AI GRANDI


Ti prego uomo grande
sei una meraviglia

Sei una meraviglia.
Sei unico.
In tutti gli anni che sono trascorsi
non c'è mai stato un altro bambino come te.
Le tue gambe, le tue braccia,
le tue dita abili,
il modo in cui ti muovi.
Potrai diventare uno Shakespeare,
un Michelangelo,
un Beethoven.
Hai la capacità di fare qualunque cosa:
ricavare cibo dalla terra o fare,
di tanti piccoli mattoni,
una grande casa;
guidare un treno,
pilotare un aereo
o insegnare matematica.
Si, sei una meraviglia.
E quando crescerai,
potrai allora far del male a un altro che sarà,
come te, una meraviglia?
Bisogna lavorare - tutti noi dobbiamo lavorare -
per rendere il mondo degno dei suoi bambini.
TROVA IL TEMPO

Trova il tempo di riflettere,è la fonte della forza.
martedì 26 giugno 2007
IL DENARO

Ho imparato...

La vecchia anfora

E' ora di essere meno quadrati e un bel po' più felici,o no?

mercoledì 20 giugno 2007
I migliori anni della nostra vita

venerdì 1 giugno 2007
sabato 26 maggio 2007
Frasi per la vita

domenica 20 maggio 2007
Una canzone,belle parole

E silenziosa come la neve
Dal cielo immenso a una piccola strada
Non si è trattato di un viaggio breve
All'improvviso sono caduta
Aprendo gli occhi a sua insaputa
C'era nell'aria l'eco di un canto
Nessun giudizio nessun rimpianto
Come una cosa felice che cada
Senza per questo sentirsi offesa
E senza chiedersi mai dove vada
O dove porti la sua discesa
Senza un motivo sono caduta
Goccia su goccia precipitata
Ed arrivata in fondo al mare
Ho cominciato così a scavare
Fino ad avere la testa vuota
Il cuore gonfio e l'anima ignota
Fino a sentire
Sotto le dita
Il senso della vita
Il senso della vita
Il senso della vita
Come una cosa felice che cada
Un filo d'erba da un'altalena
Che ricoperta da quella rugiada
Sembra che scriva un suo poema
Solo una frase due righe appena
Ma il suo mistero già m'incatena
Nella natura non c'è progresso
Il tempo passa ma è sempre adesso
Adesso sento per tutto il mondo
La gratitudine e un bene profondo
Adesso sento
Sotto le dita
Il senso della vita
Il senso della vita
Il senso della vita
Stupidamente come si sente
Il pianto acuto di un neonato
Che ci sveglia la notte
Anzi ci ha già svegliato
Ci ha già svegliato
Ci ha già svegliato
Il senso della vita
VAI A PIE' LENTO

Vai a pie' lento, senza tormento,
nella tua mano non una lancia,
niente elmo, scudo o corazza,
ne' spada o d'arma una traccia.
Nulla rimane della tua vitalità,
indomabile guerriero di un tempo.
Trafitto nel cuore e nella mente
vai a testa bassa e sguardo spento.
Eppur qualcosa di speciale resta
e le battaglie vinci senza guerra:
hai la parola giusta, e solo quella
sai usare più di un'arma vera.
GIANCARLO COBITE
sabato 5 maggio 2007
Parlando d'amore
